Convinti che la pesantissima situazione in Grecia possa delinerasi come scenario possibile anche per il nostro paese, il Comitato No Debito esprime una netta opposizione alle misure, ai programmi e alla cultura del governo Monti e del sostegno che ad esso viene assicurato dalla maggioranza del Parlamento e dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. La BCE esige questo piano nell’immediato non tanto per motivi contabili, ma perché, alla faccia della democrazia, teme che nelle ormai prossime elezioni politiche di aprile il popolo greco elegga un parlamento meno asservito ai diktat di Bruxelles e Francoforte. Quello che accade in Grecia non richiede solo la nostra indispensabile solidarietà per un popolo che non ha alcuna responsabilità per la crisi che si è creata. Mercoledi 15 febbraio il Comitato No Debito convoca una manifestazione sotto alla sede della Comissione Europea in via IV Novembre alle ore 16.00.
Il Comitato No Debito martedì 14 febbraio illustrerà invece ai mezzi di informazione le proprie proposte e il calendario delle iniziative nelle prossime settimane. Il movimento No Debito, esteso ormai su quasi tutto il territorio nazionale con propri comitati locali, ha avviato il suo percorso il 1 ottobre dello scorso anno con una partecipatissima assemblea al Teatro Ambra Jovinelli.
Non pagamento del debito, nazionalizzazione delle banche, priorità della democrazia attraverso i referendum contro i Trattati europei e la revisione dell’art.81 della Costituzione, sono gli assi principali della piattaforma articolata su cinque punti che il Comitato No Debito si è dato in questi mesi.
Il Comitato No Debito, nelle prossime settimane metterà in campo diverse iniziative: una manifestazione di protesta sotto la Rai per il vergognoso silenzio verso le proposte sulla crisi e sul debito alternative a quelle del governo Monti o sulle conseguenze dei nuovi Trattati europei e della revisione dell’art.81 della Costituzione; una manifestazione nazionale a Milano il 17 marzo con lo slogan “Occupiamo Piazza Affari”. Contemporaneamente nelle piazze, nei luoghi di lavoro, nelle università e sulla rete, va avanti la raccolta di firme sulla petizione che chiede la convocazione del referendum su trattati europei e revisione art.81 prima che essi entrino in vigore.
Il Comitato No Debito incontrerà la stampa e tutti i mezzi di informazione martedì 14 febbraio alle ore 12.00 presso la Federazione Nazionale della Stampa Italiana (corso Vittorio Emanuele, 349 – Roma)
Alla conferenza stampa interverranno: Giorgio Cremaschi, Sergio Bellavita, Sergio Cararo, Giulietto Chiesa, Roberto Cortese, Marco Ferrando, Ciro Pesacane, Franco Russo, Giovanni Russo Spena, Nando Simeone, Jacopo Venier.
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Vincenzo 54
se ci sono debiti nelle famiglie si tagliano le spese, in Italia di aumentano le tasse. Non c’è nessuno che dica di mettere un tetto(concreto e non simbolico, tipo massimo 5000 euro/mese)alle retribuzioni e alle pensioni dei burocrati pubblici. Loro cosa fanno:aumentano le tasse e allungano l’età di pensionamento, però consentono i doppi lavori, il lavoro a chi è andato in pensione e ricopre una carica pubblica; in pratica sono sempre i soliti a pagare. E’ ora di dire basta se non si vuole andare a finire come la Grecia.