I No Debito confermano la loro agenda di iniziative per le prossime settimane. Lo hanno fatto in una conferenza tenuta nella sede della Fnsi.
Netta e consapevole la valutazione sul grido che viene dalla Grecia dove “la brutalità dell’attacco serve soprattutto a mostrare al resto dei popoli europei quello che li attende, in termini di abbassamento drastico dei livelli di vita” affermano i No Debito “La protervia con cui non si ascoltano le proteste dei greci serve a scoraggiare in tutti gli altri paesi (prima fra tutti l’Italia) ogni speranza e ogni voglia di resistere alla violenza dell’attacco delle banche”.
Il Comitato No Debito a tale proposito manifesterà in solidarietà con il popolo greco oggi pomeriggio (mercoledì 14) sotto la sede della Commissione Europa in via IV Novembre. Un motivo in più per essere oggi in piazza è l’annunciato arrivo della Merkel a Roma per venerdi prossimo. Da Bologna intanto arriva la comunicazione che venerdi pomeriggio il locale comitato No Debito manifesterà sotto il Consolato della Grecia in solidarietà con la resistenza del popolo greco ai diktat della Ue.
Confermata anche la manifestazione nazionale di Milano con lo slogan “Occupiamo Piazza Affari”. I No Debito intendono portare la protesta in quella che definiscono la Wall Street italiana, lì dove ha sede la Borsa, Mediobanca, Unicredit, in partica il gotha del capitale finanziario che è il “vero responsabile della crisi e che si sta approfittando spudoramente anche del ricatto del debito pubblico sui lavoratori, i pensionati e i disoccupati nel nostro paese”. Le realtà sociali, sindacali e politiche milanesi hanno indicato in sabato 17 marzo la data per la manifestazione nazionale, ma la convocazione potrebbe slittare di una settimana per consentire una maggiore partecipazione dalle altre città . Ribadita l’importanza di sostenere ogni inziiativa di difesa dell’art.18 e dei diritti dei lavoratori, viene confermata l’adesione del Comitato No Debito allo sciopero e alla manifestazione della Fiom riconvocata per il 9 marzo a Roma e una manifestazione sotto la Rai per denunciare il vergognoso silenzio sulle conseguenze dei trattati europei e le iniziative che vi si oppongono.
Nel frattempo tutti i comitati locali No Debito sono mobilitati a ripartire “pancia a terra” con i banchetti della raccolta di firme sui due refendum contro i nuovi Trattati europei e la revisione dell’art.81 della Costituzione. La neve e il maltempo hanno “congelato” per due settimane la campagna che si svolge prevalentemente nelle piazze, nei mercati e nei luoghi di lavoro, anche se la petizione online per i referendum ha già raccolto oltre duemila firme. A Roma, solo nella giornata di giovedì, di banchetti in piazza ce ne saranno sei in diversi quartieri popolari della Capitale.
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