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La Val Susa non è sola. La diretta (1 Marzo)

23.00 – Radio Black Out di Torino informa che il blocco sulla A32 all’altezza di Venaus si è sciolto, ma restano comunque su entrambe le carreggiate le barricate, pronte ad essere rioccupate.

22.35 – Il corteo No Tav ha liberato l’autostrada A14 Bologna-Taranto che ha occupato per circa un’ora in segno di solidarietà con la protesta della Val di Susa. I manifestanti hanno imboccato l’uscita 8 della tangenziale, adiacente all’autostrada, per fare ritorno in città. 

22.30 –  I manifestanti continuano a bloccare entrambe le carreggiate della A32 all’altezza di Bussoleno. Hanno eretto barricate prima del lungo tunnel anche con una ruspa e hanno manomesso delle pompe dell’acqua per eventualmente usarle a mo’ di idranti contro le forze di occupazione. Nel frattempo da Torino sono arrivate decine di blindati e auto della Polizia e dei Carabinieri da entrambe le direzioni stringendo i No Tav tra due fuochi. 

22.20 – A Brescia prosegue il blocco della A4. Circa 250 manifestanti ora si sono spostati dal casello di Rovato, bloccato per più di un’ora, all’accesso di un grande centro commerciale.

22.10 –  I valligiani hanno occupato un altro punto della autostrada A32 nell’Alta Val di Susa, all’altezza di Venaus in entrambi i sensi di marcia. Così come nell’altro punto i manifestanti, che sono parecchie centinaia, hanno eretto barricate con tronchi di alberi, segnali stradali e altri materiali. In arrivo altri manifestanti mentre le forze di occupazione sono a poca distanza. 

22.00 – Hanno occupato l’autostrada A14, sulla carreggiata sud, tra Bologna e San Lazzaro, gli attivisti dei movimenti che oggi hanno sfilato in corteo. Oltre 700 giovani hanno prima raggiunto la tangenziale e poi scavalcato il guard rail, fino a raggiungere l’autostrada, fermando il traffico. 

20.30 – Il Presidente del Consiglio Mario Monti – informa una nota di P. Chigi – ha convocato per domani pomeriggio a Palazzo Chigi, al suo rientro da Bruxelles dove si trova per il Consiglio europeo, una riunione straordinaria del Consiglio dei Ministri sul tema della linea ferroviaria ad Alta Velocità tra Torino e Lione per decidere nuove misure ‘di sicurezza’. Alla riunione – prosegue la nota – parteciperanno il Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, il Ministro dello Sviluppo Economico, Trasporti e Infrastrutture Corrado Passera, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà e il Commissario straordinario di governo Mario Virano.

20.25 – Circa centocinquanta attivisti hanno manifestato davanti alla sede Rai della Sardegna, in viale Bonaria a Cagliari. Dopo un corteo non autorizzato partito in serata da piazza Repubblica, i manifestanti sardi che appoggiano la battaglia contro l’alta velocità in Val di Susa, hanno raggiunto il piazzale di fronte alla Rai scandendo slogan contro i giornalisti e le forze dell’ordine.

20.20 – I No Tav bolognesi hanno occupato l’autostrada A14, adiacente alla tangenziale del capoluogo emiliano che era stata bloccata in precedenza. I manifestanti, un migliaio in tutto, hanno scavalcato il guardrail bloccando così il traffico dell’autostrada Bologna-Taranto in direzione Sud.

21.15 –  Si è concluso dopo circa un’ora, a Torino, il blocco dei binari alla stazione ferroviaria di Porta Nuova. Alcuni attivisti hanno tracciato lo slogan ‘No Tav’ sulla fiancata del Frecciarossa che, fermo al binario 17, attendeva di partire per il deposito. I manifestanti hanno poi lasciato Porta Nuova e ora stanno di nuovo sfilando a centinaia nelle vie del centro del capoluogo piemontese.

21.10 – Prosegue il blocco sulla A32 Torino Bardonecchia ora su entrambe le carreggiate all’altezza della galleria ‘Prapontin’. I manifestanti hanno acceso dei fuochi e hanno eretto delle barricate. Per ora la polizia si tiene a distanza.

21.05 – Il corteo No Tav partito dalla Stazione Centrale di Milano intorno alle 19 si è concluso in via dei Transiti alla fermata della metropolitana Pasteur. I manifestanti, dopo una lunga sosta in piazzale Loreto, erano ripartiti in corteo in via Padova, avevano svoltato in piazza Durante, per poi decidere di sciogliersi e rientrare verso la metropolitana. 

21.00 –Radio Black Out informa che prosegue il blocco dei manifestanti a Perosa Argentina, sulla statale che consente ai mezzi delle forze di occupazione di transitare in direzione Valle di Susa.

20.55 – Poco fa qualche centinaio di manifestanti ha invaso la carreggiata dell’A32 verso l’alta Val Susa bloccando il traffico al termine di un corteo partito dal centro del paese. Altre centiniaia di persone hanno bloccato la vicina statale 24. 

20.52 – «Neppure il tempo di cominciare il presidio di fronte alla stazione ad Ancona dei manifestanti No Tav che la polizia ha caricato a freddo i manifestanti», riferiscono gli organizzatori, spiegando di essere comunque «riusciti a bloccare il traffico lungo la statale ad Ancona e di conseguenza il traffico cittadino in direzione nord». La manifestazione è terminata. 

20.50 – Tensione a Genova tra forze dell’ordine e ‘no tav’: la stazione di Brignole è stata chiusa dopo che un gruppo di una trentina di attivisti è riuscito a occupare un binario, dove è in sosta un treno. Tra forze di Polizia e i no tav vi sono stati brevi scontri. Il traffico ferroviario è bloccato.

20.45 – A Bussoleno centinaia di manifestanti sono ancora diretti verso un posto vicino all’autostrada – ma «lontano da Chianocco» e dallo svincolo autostradale presidiato dalle forze dell’ordine . mentre gli altri in una colonna di auto si dirige verso l’alta Valle di Susa. Nel corso dell’assemblea al Mercato di Bussoleno è stata rilanciata l’idea dello sciopero generale della Valle di Susa. Uno dei portavoce storici del movimento Alberto Perino, con il braccio sinistro ingessato, ha ricostruito le fasi dello sgombero durante il quale «un poliziotto mi ha manganellato e un carabiniere mi ha invece preso da parte evitandomi guai peggiori. Ma le ‘forze del disordine’ sembravano bufali impazziti». In tutti gli interventi è stata ribadito l’invito alla mobilitazione continua. «Ieri – ha detto Lele Rizzo del centro sociale Askatasuna di Torino – ci hanno spiegato che non ce n’è, provano a spaventarci. Ma noi abbiamo grosse chances: siamo forti, fortissimi. E a Cota (governatore del Piemonte) che vuol sapere chi si sostiene economicamente, rispondo che a noi non ci paga nessuno. E l’obiettivo vero è di fare nascere tante Val di Susa»

20.40 –
Si sarebbe conclusa poco fa la manifestazione selvaggia che ha bloccato le vie di Roma. Sulla Prenestina i manifestanti si sono sciolti, dopo che alcuni cassonetti erano stati dati alle fiamme. 
Invece a Milano il partecipato corteo No Tav ha raggiunto piazzale Loreto, dove i manifestanti hanno fatto un giro della piazza e poi hanno bloccato la circolazione stradale.

20.35 – Un gruppo di No Tav, alla testa di un corteo di quasi 1000 persone che si è snodato per le vie del centro di Torino, ha raggiunto poco fa la stazione ferroviaria di Porta Nuova e dopo una corsa per le banchine è riuscito a piazzarsi sui binari bloccando la partenza di un treno che si era appena messo in movimento. Pochi minuti dopo la stazione di Porta Nuova è stata raggiunta dal resto del corteo, che conta circa trecento partecipanti. Il grosso dei dimostranti ha occupato invece il binario 17, dove è prevista la partenza di un Eurostar. Si è invece concluso il blocco della tangenziale di Torino dopo oltre un’ora e mezza di rallentamenti al traffico realizzati alternativamente in entrata e in uscita dal capoluogo piemontese come nei giorni scorsi.

20.30 – Un gruppo di attivisti sta bloccando da ore il traffico nel centro di Trieste. Dopo aver manifestato in piazza Unità d’Italia, i No Tav hanno sfilato alcune piazze e alcune strade del centro. 
A Bologna circa 1000 persone stanno bloccando il traffico sulla tangenziale.  

20.25 – È in corso anche a Bergamo una manifestazione No-Tav. Un corteo di circa 80 persone ha sfilato dalla circonvallazione fino al centro città, rallentando il traffico. A Porta Nuova i manifestanti si sono uniti ad altre 50 persone che stanno manifestando sempre contro la Tav in piazza Vittorio Veneto. Per circa 15 minuti i manifestanti hanno bloccato il traffico nel centro di Bergamo. Ora il corteo si sta dirigendo verso la stazione. 

20.20 – I Centri sociali del nordest hanno organizzato una manifestazione con corteo davanti alla stazione ferroviaria di Padova contro la Tav in Val di Susa. A darsi appuntamento circa 500 persone che si sono ritrovati nel capoluogo euganeo nel tardo pomeriggio. I manifestanti hanno esposto striscioni contro la realizzazione dell’opera, lo sperpero di denaro e la devastazione del territorio, chiedendo alle ferrovie un servizio adeguato e meno costoso per pendolari e studenti.

20.15 – A Genova circa duecento persone sono entrate alcuni minuti fa all’interno della Stazione di Brignole e stanno occupando alcuni binari.
A Salerno circa duecento persone hanno prima realizzato un’assemblea, poi hanno fatto dei blocchi stradali ed infine sono entrate all’interno della Stazione Ferroviaria e l’hanno occupata. 

20.10 – A Bussoleno si è conclusa da alcuni minuti l’affollatissima assemblea che per due ore ha visto centinaia di persone della valle e non solo discutere animatamente su come proseguire la mobilitazione. E infatti poco fa circa 500 persone hanno cominciato a sfilare in corteo in direzione A24, mentre altre centinaia si stanno dirigendo verso l’autostrada A32 che però all’altezza dello svincolo per Chianocco è presidiata e militarizzata da decine di blindati carichi di Celerini.

20.05 – A Roma prosegue il corteo che da quasi due ore sta bloccando varie arterie della Capitale. Dopo San Lorenzo, via Tiburtina e la tangenziale est ora centinaia di manifestanti stanno percorrendo Via Prenestina dopo essere transitati per Porta Maggiore. Il traffico è andato completamente in tilt.

20.00 – Per circa un’ora hanno bloccato il traffico nei pressi della zona occupata dal cantiere Tav a Firenze, non lontano dalla stazione ferroviaria di Campo di Marte: protagonisti dell’iniziativa circa 300 manifestanti appartenenti alle realtà fiorentine che oggi sono scese in piazza a fianco della Val Susa e anche contrarie alla realizzazione del tunnel per il sottoattraversamento della linea ferroviaria alta velocità già presente tra Firenze e Bologna. Gli attivisti avevano annunciato un presidio contro l’infrastruttura e la manifestazione si è però trasformata in un blocco per le auto. 

19.55 – Un gruppo di manifestanti ha bloccato il treno regionale delle 19.39 in partenza dal secondo binario della stazione di Brescia. Circa cinquanta persone stanno occupando le rotaie. «Venti miliardi di euro sono stati sottratti alle risorse pubbliche. Risorse che andrebbero usate per i bisogni della collettività, non per arricchire una lobby di costruttori» denunciano i manifestanti.

19.50 – Non solo il sito della Regione Piemonte ma anche quelli del Comune e della Provincia di Torino sono stati bloccati e resi inagibili dagli hacker attivisti di Anonymous, che nei giorni scorsi aveva già sospeso dalla rete il web dei Carabinieri e della Polizia.

19.45 – Il Comitato No Tav Terzo Valico è sceso in strada ad Alessandria bloccando uno dei principali accessi alla città, in segno di solidarietà alle lotte che si stanno svolgendo in Val di Susa. Sono circa una cinquantina i manifestanti che chiedono il ritiro delle forze di occupazione dalla Val di Susa. 

19.40 – Nonostante le cariche della Polizia continua la manifestazione a Genova. Circa 200 attivisti hanno bloccato la circolazione in via Roma, di fronte alla Prefettura, nel centro di Genova. Ritmando la protesta con alcuni tamburi, hanno lanciato numerosi slogan contro il progetto di treno ad alta velocità. Tra i manifestanti c’è anche Giuliano Giuliani, padre di Carlo, ucciso durante il G8 di Genova nel 2001: «Assurdo pensare di premiare un carabiniere che ha fatto il suo dovere» ha detto in merito all’encomio assegnato al militare per non aver reagito alle frasi che gli rivolgeva un manifestante durante un fronteggiamento a Chianocco.

19.35 – Ancora bloccato il sito del Corriere della Sera, così come il sito della Regione Piemonte hackerato intorno alle 18 da Anonymous. 
Si segnala una protesta nella stazione di Lione (Francia) in solidarietà con la popolazione della Val Susa. 

19.30 – A Roma un gruppo di attivisti sta bloccando la tangenziale est. I manifestanti usciti dall’Univeristà la Sapienza hanno sfilato per le vie del quartiere San Lorenzo bloccando il traffico.
A Torino invece la manifestazione si sta dirigendo verso la stazione di Porta Nuova.
E’ ripreso poco fa il traffico ferroviario nella stazione di Paola dopo che alcune decine di manifestanti che avevano occupato i binari in segno di solidarietà con la protesta dei No Tav in Val di Susa. L’interruzione della circolazione ha impedito per più di un’ora la partenza di un treno  diretto a Roma e bloccato un altro treno in transito diretto in Sicilia. I manifestanti hanno scandito slogan contro la realizzazione della dannosa, inutile e costosissima grande opera, distribuendo volantini ai passeggeri dei convogli. 

19.25 – Momenti di tensione tra i manifestanti No Tav e le forze di sicurezza nei pressi della  Stazione Centrale di Milano, in piazza Luigi di Savoia. I manifestanti, circa 250  erano usciti dalla Stazione Centrale gridando ‘corteo, corteo’. Arrivati in piazza Luigi di Savoia però sono stati caricati dalla Polizia e alcuni manifestanti hanno risposto lanciando contro i poliziotti quello che gli capitava a tiro. Prima di uscire dalla Stazione i manifestanti avevano bloccato i binari centrali dello scalo, quelli su cui sostano i treni Frecciarossa.

19.20 – Il corteo organizzato a Bologna contro la Tav è partito da Piazza Maggiore e sta passando sotto le due torri in direzione dei viali. Al grido di ‘blocchiamo tutto’ circa 500 manifestanti si stanno muovendo in Strada Maggiore. Ad aprire il corteo lo striscione con la scritta ‘blocchiamo tutto! Siamo tutti no tav’ del centro sociale Tpo e un altro del laboratorio Crash con su scritto ‘giù le mani dalla Val di Susa. Siamo tutti valsusini’.

19.15 –A Napoli centinaia di manifestanti hanno bloccato la Stazione centrale occupando i binari per parecchi minuti. Poi i dimostranti si sono spostati a piedi camminando sui binari e ora stanno percorrendo via Gianturco, bloccando il traffico automobilistico.

19.15 – Con un blitz elettronico il collettivo di hacker-attivisti denominato Anonymous ha bloccato il sito del Corriere della Sera, insieme a Repubblica il maggiore sostenitore della tesi che la Tav è fondamentale e autore ieri del falso caso dei reporter del corriere.tv aggrediti dai No Tav in Val di Susa.

19.10 –A Pisa circa cento persone stanno manifestando sotto la sede del Municipio. L’intenzione è quella di bloccare una via di scorrimento. A Firenze invece sono circa 300 i manifestanti che stanno sfilando nelle vie del centro del capoluogo toscano creando un impazzimento del traffico. A Cremona in stazione una cinquantina di persone stanno bloccando i binari.

19.05 – A Genova dopo l’occupazione di una parte del porto questa mattina gli attivisti sono tornati in piazza. Partiti in corteo dalla Prefettura gli attivisti hanno poi bloccato la  circolazione stradale in piazza Corvetto. Poco fa i reparti mobili della Polizia hanno caricato i manifestanti

19.00 – A Paola, in Calabria, continua l’occupazione della Stazione Ferroviaria. Dopo aver ritardato la partenza di un Frecciarossa per Roma ora i manifestanti stanno bloccando un Frecciarossa per Reggio Calabria

18.55 – A Torino il folto presidio di manifestanti che dalle 18 protestava sotto la sede Rai di Via Verdi ora si è trasformato in un corteo che si sta dirigendo verso Via Po’.

18.50– A Bussoleno è in corso una partecipata assemblea in piazza del mercato per decidere le prossime iniziative. Molti gli interventi di solidarietà nei confronti del ragazzo valsusino arrestato ieri sera. Molti i giornalisti presenti.

18.45 – Ad Ancona i manifestanti che stavano arrivando alla Stazione Ferroviaria per effettuare un blocco sono stati attaccati improvvisamente da un gruppo di Celerini che sono usciti di corsa dall’interno ed hanno caricato gli attivisti a freddo. Ora è in atto un fronteggiamento.

18.40 –  Mentre alcune decine di giovani sono stati subito bloccati all’entrata da un cordone di Polizia, un secondo e più folto gruppo uscito dalla metropolitana si è presentato di corsa verso i binari della Stazione Ferroviaria di Milano già presidiati dai militari. Sono oltre un centinaio i manifestanti che stanno protestando dalle 18 contro la repressione in Val di Susa e l’alta velocità alla stazione centrale di Milano. I manifestanti sventolano le bandiere No Tav e lanciano alcuni slogan come «Giù le mani dalla Val Susa’ e ‘Via, via la polizia’. I manifestanti si sono avvicinati ai binari e sono al momento circondati dalle “forze dell’ordine”. 

18.30 – Si ingrossa sempre più il presidio iniziato intorno alle 18 sotto la sede Rai in via Verdi a Torino. Attualmente ci sono circa 200 persone, tenute d’occhio da un gran numero di celerini in assetto antisommossa. Via Rossini è stata chiusa con dei cassonetti dai manifestanti. Al presidio stanno partecipando anche alcuni lavoratori della Rai che sono scesi in strada dopo aver esposto uno striscione di solidarietà con la Val di Susa. A dimostrazione che non esiste nessuna avversità di principio o distanza con il mondo dell’informazione da parte del movimento No Tav.

18.20 – Come già era accaduto ieri e anche lunedì, un gruppo di una quarantina di attivisti solidali con il movimento No Tav ha bloccato lo svincolo di Corso Francia della tangenziale di Torino, nel Comune di Rivoli. I manifestanti stanno distribuendo volantini agli automobilisti.

18.10 – «Quella che si è venuta a creare è una situazione intollerabile, di conclamata illegalità che va risolta al più presto e resa stabile nel tempo». È quanto sostiene Giuseppe Gherzi, direttore dell’Unione Industriale di Torino, che plaude «alla decisione assunta nel vertice al Viminale di ribadire che la realizzazione dell’opera non è in discussione, così come non può essere oggetto di patteggiamento il blocco dei lavori».

18.00 – Un gruppo di un centinaio di attivisti sta parzialmente bloccando lo svincolo di via Oreto e l’ingresso all’autostrada A19 tra Palermo e Catania. «Stiamo manifestando per essere solidali – spiega Gabriella, una attivista – con i nostri compagni del nord che stanno facendo una battaglia giusta. Siamo contro le violenze della polizia e di tutte le forse dell’ordine che vogliono così sedare la lotta popolare».

17.45 – Sono state riprese dalla polizia scientifica e sono ora al vaglio degli investigatori le immagini dei manifestanti usciti dalla sede del Pd a Roma, dove una cinquantina di studenti e precari avevano fatto irruzione all’interno dei locali del partito esponendo uno striscione con la scritta «No Tav» e un altro con la scritta «Pd, profitti democratici». Nei confronti di alcuni dei manifestanti, avverte la Polizia, potrebbero scattare delle denunce.

17.40 – Un folto gruppo di manifestanti ha bloccato il traffico ferroviario nella località calabrese di Paola occupando la stazione. La manifestazione è stata organizzata da centri sociali, Prc e studenti dell’Università della Calabria. «Siamo stati costretti ad anticipare di un’ora la manifestazione di solidarietà al movimento No Tav in lotta in Val di Susa rispetto all’orario fissato a livello nazionale, le 18, – spiega uno dei manifestanti – perchè l’ultimo treno da Paola diretto a Roma parte alle 17». Una delegazione di manifestanti ha anche deposto una bandiera dei No Tav davanti alla statua di San Francesco di Paola, patrono della Calabria, il cui Santuario sorge a poche decine di metri dallo scalo ferroviario. 

17.10– «La Valle viene militarizzata con un’occupazione e un intervento senza precedenti, mentre una indecente campagna di disinformazione cancella le ragioni di chi lotta e trasforma tutto in una questione di ordine pubblico» accusa Giorgio Cremaschi, portavoce nazionale del Comitato No Debito che per il 31 marzo a Milano annuncia la mobilitazione per dire «Occupiamo piazza Affari», cioè «per contestare il vero potere, quello finanziario, che sta distruggendo i nostri diritti, l’ambiente e la democrazia».

17.05– “Reintrodurre il reato di blocco stradale ed estendere il reato di blocco ferroviario anche ai casi nei quali i manifestanti non abbandonino congegni od oggetti sulla linea ferroviaria”. È quanto propone l’Associazione nazionale funzionari di Polizia. «La libertà di manifestare non può estendersi all’ interruzione della libera circolazione dei cittadini, che è anch’essa un diritto costituzionalmente garantito – afferma il segretario dell’Anfp Enzo Letizia -. Il disvalore sociale dei blocchi stradali effettuati in Val di Susa è di tutta evidenza e non si può far finta di nulla nel prendere atto che la relativa sanzione amministrativa non ha alcuna efficacia deterrente nei confronti dei violenti». Conclude Letizia: «l’articolo 16 della costituzione prevede che ‘ogni cittadino può circolare liberamentè: dunque i blocchi sono una palese e diretta violazione della Costituzione italiana». 

17.00 – I manifestanti che circa un’ora e mezza fa hanno occupato la sede nazionale del Pd per denunciare il ruolo di questo partito nell’imposizione manu militari della Tav in Val Susa hanno lasciato l’edificio di via Sant’Andrea delle Fratte, allontanandosi in corteo verso piazza di Spagna. 

16.50– I fatti in Val di Susa nascono da «vent’anni di non ascolto, e il governo, tutti i governi in questi anni, non intendono ascoltare le ragioni scientifiche che portano a dire no al Tav. Anzi, adesso si cerca l’escalation per coprire l’inutilità dell’opera, che è pari a quella del ponte di Messina». Ne è convinto Luca Mercalli, climatologo, presidente della Società meterorologica italiana e appassionato sostenitore delle ragioni («scientifiche, si badi bene», precisa) di chi si oppone ad una nuova linea Torino-Lione. Mercalli ripete i suoi argomenti: la linea c’è già; trasporta il 20% delle merci dunque non va a pieno carico; e oltretutto il traffico è in calo. Una nuova linea non serve, anche per motivi ambientali e addirittura climatologici: solo i lavori per realizzarla emetteranno tanta Co2 da vanificare completamente l’effetto che avrebbe la ferrovia invece dei Tir, e per decenni». «Cancellieri dice che il dialogo c’è stato? Non è vero, loro hanno fatto parlare ma non hanno ascoltato affatto». Sabato scorso, continua, «eravamo in 75.000 a marciare, io ero lì in giacca e papillon insieme ai miei colleghi universitari, non andavamo certo in giro con le pietre in tasca. Poi, in una vicenda come questa trovi sempre il facinoroso e il cretino: e servono solo per sviare l’attenzione dal problema vero: l’opera è inutile e si fa solo per motivi economici. Ma buttare venti miliardi ora è da pazzi». Generalmente alle proteste dei valsusini si oppone l’assenza di proteste che viene notata sul versante francese. «Anche qui menzogne -ribatte Mercalli-, i francesi non hanno costruito niente finora: solo tre cunicoli esplorativi, ora tappati. E poi -sottolinea- andate ad osservare i giornali francesi: non dicono una parola sulle proteste, se ci fossero davvero interessati e preoccupati gli articoli sarebbero decine.». 

16.15 – Sabato 3 marzo confermata la manifestazione No Tav a Roma: l’appuntamento alle 15 a Piazzale Tiburtino. Intanto da pochi minuti decine di attivisti sono riuniti in assemblea nella Facoltà di Fisica dell’Università La Sapienza per decidere le prossime iniziative. Probabile un blitz a sorpresa nel pomeriggio di oggi.

16.10 – Una quarantina di attivisti hanno occupato il punto informativo di Rete Ferroviaria Italiana allestito a Bologna in via Carracci, a ridosso dell’ingresso posteriore della stazione ferroviaria, accesso attualmente chiuso per i lavori dell’alta velocità. I militanti sono in parte entrati nella struttura prefabbricata che da anni fornisce informazioni ai residenti sullo stato di avanzamento dei lavori e sul tetto ed hanno esposto striscioni. 

Il movimento di solidarietà con i No Tav al grido di «blocchiamo tutto!» chiama a raccolta i militanti in tutta Italia per una grande mobilitazione che scatterà alle 18.00 di oggi in contemporanea con quella prevista in Val Susa. Come sempre è il web (siti e social network) a fare da collante e a informare i sostenitori dell’elenco di iniziative che con il passare delle ore si moltiplicano lungo tutta la penisola: per ora sono previsti presidi in una quarantina di città da Milano a Catania, passando per Lecce, Bari, Napoli, Roma, Campobasso, Ferrara, Firenze Brescia, Bergamo, Savona, fino a Trento e Trieste e tante altre. A Torino sono in programma presidi sotto la sede Rai di via Verdi e all’ingresso della tangenziale cittadina a Rivoli-Cascine Vica (già bloccata ieri e l’altro ieri da alcuni manifestanti). Mentre in Val di Susa l’appuntamento è a Vernetto, località tra Bussoleno e Chianocco.

Sono arrabbiati i valsusini per l’atteggiamento coloniale dello Stato Italiano nei confronti della popolazione della valle, trattata appunto come quella di un paese occupato e non come un pezzo del territorio nazionale che chiede che le sue ragioni vengano prese in considerazione. Sono ancora più arrabbiati dopo la violenza gratuita delle centinaia di celerini che ieri sera, non contenti di aver già sgomberato e disperso gli attivisti dopo aver spazzato via la barricata sulla A32, hanno rincorso alcuni manifestanti fin dentri i vicoli dei paesi, entrando addirittura in alcuni eserciti commerciali con violenza. Un video che circola sul web documenta in particolare la violenta irruzione dei Poliziotti in un bar di Bussoleno. Nel filmato si vedono gli agenti, alla ricerca degli attivisti che avevano bloccato lo svincolo dell’autostrada del Frejus e avevano resistito allo sgombero, che arrivano davanti alla porta del locale; trovandola chiusa pensano bene di sfasciare la vetrata della porta ed entrare. Un’attivista incinta viene colta da malore.

Duro il commento di Giorgio Cremaschi che ieri ha partecipato al blocco di Chianocco. “La violenza, ieri, è stata soprattutto esercitata in maniera immotivata, ingiustificata ed esagerata dalle forze dell’ordine, perché la resistenza era assolutamente non violenta” dice il presidente del comitato centrale della Fiom.

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