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La Polverini chiede aiuto a Monti

La governatrice del Lazio Renata Polverini, nonostante fosse Domenica, ha chiesto e ottenuto un incontro che si è svolto a Palazzo Chigi con il premier Mario Monti per una “valutazione della situazione nella Regione Lazio”. Lo rende noti basandosi su fonti governative, le quali riferiscono che l’incontro si è svolto in serata nella sede del Governo. Massimo riserbo da parte delle fonti governative sulle intenzioni del governatore del Lazio: “Spetta a lei riferire sull’esito del colloquio”, spiegano i Monti boys. Insomma il Presidente del Consiglio, da molti chiamato “super Mario” è stato investito per cercare di dirimere la crisi all’amatriciana della Regione Lazio. Insomma Batman non basta più per addrizzare la baracca.

Procedono invece come annunciate le dimissioni dei consiglieri regionali del Pd. “Tutti i consiglieri regionali del Pd Lazio hanno rassegnato le proprie dimissioni irrevocabili per lo scioglimento del Consiglio regionale” ha reso noto l’ufficio stampa del Partito Democratico presso il Consiglio regionale, al termine della riunione svoltasi in serata presso la sede del partito, alla presenza del segretario regionale del Pd, Enrico Gasbarra. Ma se l’operazione aveva l’obiettivo di “tirare per la giacca” i futuri alleati dell’Udc, dalla Regione Lazio è arrivata un doccia fredda. “Noi facciamo parte della maggioranza, non dell’opposizione. Il nostro compito non è dimetterci perché qualcuno ha rubato, o ha usato impropriamente i fondi. Quelli sì, si dovrebbero dimettere. Secondo me tutti i consiglieri che avessero usato i fondi in modo improprio dovrebbero dimettersi, anche quelli del Pdl” ha replicato il vicepresidente della Regione Lazio Luciano Ciocchetti (Udc) agli appelli del Pd di far dimettere anche consiglieri e assessori dell’UdC e concretizzare dunque le dimissioni della giunta Polverini. Ma la posizione di Ciocchetti non è condivisa da tutti dentro l’Udc. “La Polverini farebbe bene a lasciare, non può far finta di nulla. Avrebbe fatto meglio a dimettersi per la dignità sua e di tutta la politica”. E “se fossi al posto dei nostri consiglieri, mi dimetterei” ha affermato Rocco Buttiglione, presidente dell’Udc, in un’intervista a Repubblica.

Intanto si apprende che lunedi mattina, Franco Fiorito, ex capogruppo Pdl alla Regione Lazio, indagato per peculato dalla procura della Repubblica di Roma nell’ambito delle indagini sulla gestione dei fondi del gruppo consiliare, sarà interrogato a Viterbo dal Pm Massimiliano Siddi per ‘reato connesso”. Fiorito, assistito dall’avvocato Carlo Taormina sarà però sentito in qualità di testimone. L’inchiesta viterbese nasce da tre diversi esposti: uno del consigliere regionale Battistoni (PdL e avvesraio di Fiorito) e gli altri due delle società viterbesi Panda Cz e Majakovskij. Tutte e tre sono stati presentati dopo la pubblicazione sui giornali delle copie delle fatture ritenute gonfiate.

 

 

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1 Commento


  • MaxVinella

    Sembra che tutti i consiglieri di opposizione si siano gà dimessi !!

    Troppo tardi, questo gesto non è più sufficiente !!

    Ora dovranno rendicontare fino all’ultimo centesimo tutti soldi che hanno preso, altrimenti si metteranno sullo stesso piano di Fiorito e C. ed inevitabilmente tutti penseranno che anche loro hanno rubato !!

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