Ultim’ora: il “segnale è arrivato”: Quattro tende e una novantina di persone sono davanti a Montecitorio. Delle migliaia di persone che dovevano assediare il Parlamento… non c’è traccia nelle strade reali, ed anche quelle virtuali non sembrano intasate!
Il flop in video: http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/09/29/nato-rete-contro-casta-flop-solo-poche-decine-roma/206003/
“Aspettate il segnale”. Dice testualmente la pagina facebook che da giorni annuncia per oggi una catena umana intorno al Parlamento. L’icona è quella di V per Vendetta, ma i promotori non sembrano esserne all’altezza. Dietro dovrebbe esserci un gruppo che si definisce Lega Italica nato in Veneto. La cosa ha comunque messo in allarme la Digos della Capitale e la polizia che presidia le strade e le piazze adiacenti a Montecitorio. Ma ha messo in allarme anche molti compagni che vedono dietro questa operazione gruppi neofascisti come Forza Nuova, la quale ha annunciato per oggi manifestazioni in diverse città italiane per celebrare i trent’anni della sua fondazione. Ma, da quanto risulta, a Roma i fascisti oggi staranno nella periferia sud (Casilina) per un corteo di zona.
In realtà i promotori della Catena Umana al Parlamento hanno già alle spalle un primo flop, quello dell’11 luglio scorso, quando il medesimo gruppo aveva organizzato una forma di protesta dalle caratteristiche analoghe a quella che dovrebbe andare in scena oggi a Montecitorio. Si era parlato di “300 mila persone pronte ad invadere la Capitale e a restarci per giorni”. Alla fine però, l’11 luglio alla Catena Umana attorno Al Parlamento Italiano c’erano solo quattro gatti.
I promotori dimostrano intenzioni piuttosto pacifiche per una rivoluzione: “Ci dissociamo da qualsiasi atteggiamento di violenza e attraverso il nostro Servizio d’Ordine, costituito dai membri attivi della nostra squadra, garantiremo e vigileremo per fare in modo che nessun infiltrato possa causare danni ai nostri eventi. Chiunque parteciperà al fine di danneggiare cose e/o persone sarà da noi consegnato alle Forze dell’Ordine”. Il che dovrebbe consentire al governo e alla “casta” di poter dormire ancora sonni piuttosto tranquilli. Secondo la pagina facebook degli assediatori, in giro intorno a Montecitorio ci sarebbero “trecento persone che attendono il segnale” per accamparsi e circondare il Parlamento. In alcuni casi, intorno a Piazza del Popolo, alcuni sarebbero stati fermati e identificati.
I promotori si presentano così: “Siamo cittadini italiani, padri e madri, figli e nipoti che da diversi mesi condividiamo, non solo a livello virtuale, certi ideali e abbiamo già proposto nel passato alcuni eventi che ci hanno portato in tante piazze italiane, a Roma e per ultimo a Vicenza”.
Infatti, oltre al flop di luglio di Roma, hanno alle spalle anche una manifestazione di trenta persone a Vicenza contro la presenza della Eurogendfor (la Gendarmeria Europea), obiettivo condivisibilissimo e già oggetto di proteste da parte dei movimenti antimilitaristi nel Nordest. Il problema è che l’opposizione alla gendarmeria europea viene declinato dai “rivoluzionari da facebook” come uno strumento della massoneria, della Loggia del Palladio etc. Il video di un presidio dei promotori a Verona, convocato per annunciare l’assedio al Parlamento di oggi, appare decisamente come l’immagine della solitudine e non certo della mobilitazione (vedi: http://www.youtube.com/watch?v=n6Cy4IbdXtc&feature=player_embedded ).
Insomma il solito minestrone complottista che la crisi e i suoi protagonisti alimentano periodicamente, così come le “zone grigie”, quelle in cui le idee confuse alla fine diventano sintesi che portano completamente fuori strada e molto più spesso dalla padella alla brace. La contumelia contro la classe politica e l’evocazione delle proteste di piazza in Spagna, Grecia etc. non bastano a trasformare una chat su facebook in un progetto di alternativa e in una mobilitazione conseguente. Queste zone grige (con un colore che spesso inclina all’arancione), somigliano sempre di più al Pope Gabon che per anni ha cercato di deviare la rabbia del popolo per impedirgli di fare la rivoluzione, anzi, la Rivoluzione del ’17, quella che ha sconvolto seriamente il mondo fin nelle sue fondamenta ed aperto la strada dell’emancipazione dell’umanità.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa
Stefano
Ma perchè non andate a controllare di persona al posto che attenervi ai quotidiani??? Flop di quà e flop di là andate e smettete di nascondervi abbiamo bisogno di tutti!