Il licenziamento di Riccardo è frutto della mobilitazione sulla strage di Viareggio del 29 giugno 2009 (32 vittime, numerosi feriti e sopravvissuti) in corso da oltre 3 anni.
La mattina del 2 ottobre, dalle ore 9.00 a Lucca, di fronte al Tribunale abbiamo promosso un presidio di solidarietà e sostegno, per non dimenticare e per rivendicare sicurezza, verità e giustizia sulla strage. Da Viareggio l’appuntamento è alle ore 8.00 nel piazzale Pam.
Due ‘diversi’ indagati: storie opposte
Mauro Moretti, A.D. di FS, è indagato per il disastro ferroviario di Viareggio del 29 giugno. Alla conclusione delle indagini, il 28 giugno scorso, la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per lui, altri A.D. e dirigenti delle ferrovie. La politica ferroviaria di Moretti, in sintonia con i suoi predecessori, ha accelerato processi di ristrutturazione, liberalizzazione e privatizzazione, che hanno peggiorato il carattere sociale e pubblico delle ferrovie, a danno di viaggiatori e pendolari, e penalizzato la sicurezza. Basta ricordare gravissimi incidenti come Piacenza e Crevalcore e i 34 lavoratori morti sui binari dal 2007 ad oggi!
Dopo la strage di Viareggio, Moretti è stato riconfermato alla guida delle Fs e presidente delle ferrovie europee, presidente del Collegio ingegneri ferroviari, nominato membro del direttivo di Confindustria e cavaliere dal presidente Napolitano. E fa il sindaco a Mompeo (Rieti). Coccolato da istituzioni, governanti, politici … viene invitato a inaugurazioni, conferenze, convegni. Lui stesso organizza appuntamenti e convegni come sulla sicurezza (?), il 22 maggio a Roma, dove ha teorizzato la sicurezza accettabile. In questi anni ha licenziato, sanzionato e sospeso, rivendicandolo con vanto, ferrovieri delegati alla sicurezza e impegnati su sicurezza e trasporto pubblico.
Riccardo Antonini, dipendente di Rfi, licenziato da Moretti il 7 novembre scorso per non aver rinunciato all’incarico gratuito di consulente di familiari prima e del sindacato dopo, nell’incidente probatorio per la strage di Viareggio.
Indagato, dal 31 luglio, assieme ad altre 24 persone, di “violenza privata” con l’accusa di aver impedito a Moretti di parlare alla festa del Pd a Genova il 9 settembre scorso per ‘offesa all’onore e al decoro di Moretti’. Circostanza, quella di Genova, falsa e pretestuosa, ma utile a Moretti, sottolineata anche nel provvedimento di licenziamento e in comunicati pubblici per strappare consensi alla sua rappresaglia con il tentativo di nascondere il vero motivo del licenziamento: il fatto che Riccardo non si sia piegato alle intimidazioni e alle minacce di Moretti di cessare immediatamente l’impegno nell’incidente probatorio per la ricerca della verità e delle responsabilità.
Nei 33 anni di ferrovia, Riccardo ha sempre lottato per la sicurezza e la salute in ferrovia, contro licenziamenti, sospensioni e intimidazioni nei confronti di tanti ferrovieri. Assieme a ferrovieri e cittadini, dopo la strage di Viareggio, ha dato vita all’Assemblea 29 giugno, una realtà organizzata a fianco dei familiari delle vittime impegnata in questa battaglia per sicurezza, verità e giustizia.
Per Moretti la strage di Viareggio è stata uno ‘spiacevolissimo episodio’, per Riccardo spiacevole episodio è stato il suo licenziamento perché risolvibile, ma anche se così non fosse non sarebbe la fine del mondo. Per Moretti “basta un incidente in ferrovia e sembra che caschi il mondo”, per Riccardo il mondo è crollato proprio ai familiari che nella strage hanno perso per sempre i loro cari. Due modi contrapposti di intendere la realtà, due modi differenti di intendere le parole. Noi abbiamo scelto con quale storia stare.
Viareggio, 26 settembre 2012
– Associazione “Il mondo che vorrei” – Assemblea 29 giugno
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