A RAVENNA SCENDE IN PIAZZA LA PARTE MIGLIORE DELLA SOCIETA’
A Ravenna sono scesi in strada migliaia di persone provenienti da tutta Italia, tantissime associazioni e liberi cittadini tutti accomunati dalla rabbia e l’ indignazione per la violenza e l’ arroganza con cui, in barba alla volontà popolare, faccendieri e mafiosi travestiti da imprese edili si spartiscono appalti milionari legati alla realizzazione di grandi opere inutili e troppo costose, frutto di un’ idea di sviluppo ormai totalmente inadeguata, con la copertura politica di tutti i partiti.
Si arriva dal corso principale, e si scende verso i negozi quelli dello shopping pomeridiano, e in direzione della Stazione la prima cosa che si vedono sono i poliziotti in assetto antisommossa, posizionati all’ inizio del largo viale che conduce alla stazione ferroviaria,schierati come tanti soldatini di piombo al servizio del Re Danaro, poi mano a mano che ci si avvicina alla piazzetta antistante la stazione iniziano a vedersi le bandiere bianche con la scritta NO TAV; i compagni dalla Val Susa sono infatti arrivati in massa.
Ma perchè oggi si è protestato contro la CMC?
Sono molte infatti le aziende italiane con le mani in pasta in tutte le opere più controverse, si pensi ad Astaldi, Pizzarotti, Impregilo e tante altre ancora.
Ma la CMC è, a differenza di quelle citate, una cooperativa, e quindi per statuto dovrebbe impegnarsi in lavori utili alla collettività e che ne promuovano lo sviluppo, mai anteponendo a tutto ciò la rincorsa del profitto e dell’ affare per l’ affare costi quel che costi. Sarebbe stato impensabile all’ atto della costituzione, nel 1901, ad opera di un gruppo di lavoratori, di impegnarsi in un’ opera contrastata dalla popolazione e portata avanti con la forza e la militarizzazione dei cantieri, attraverso l’ espropriazione coatta dei territori manu militari!
CMC è inoltre emblematica per l’ intreccio di interessi con il PD, la sua sponda politica.
Ma oggi su questa multinazionale quotata in borsa che si definisce una “cooperativa capitalista” è stata divulgata una notizia: a quanto pare la CMC avrebbe partecipato alla costruzione del muro di separazione/annessione tra Israele e Palestina!Avrebbe così costruito un’ opera dichiarata illegale dalla Comunità Internazionale, infrangendo la legge ed il Diritto Internazionale rendendosi complice di un crimine contro l’ Umanità.
La manifestazione si è svolta senza problemi e la parte migliore della società, quella che ha deciso di difendere ad oltranza i propri territori dalla speculazione e dagli interessi consortili e mafiosi, che non hanno mai prodotto alcuna ricchezza né mai hanno portato lavoro vero e duraturo, nonostante ciò che dichiarano Camusso e partiti – a questi signori del cemento, non interessa valorizzare le risorse del territorio, ma sfruttarlo per ricavarne profitto a breve termine, lasciando alla collettività il peso dei danni arrecati all’ ambiente- è riuscita a farsi sentire forte e chiara.
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