Visto che ogni volta viene contestata, il ministro si atteggia a vittima del “maschilismo”, stavolta è stata presa di mira da un folto gruppo di donne. Che le hanno cantato con chiarezza quanti danni ha fatto con le sue “riforme”; specie alle donne.
Quando il ministro è salito sul palco, un gruppo di donne del collettivo AlterEva e della Rete Donne Fiom di Torino ha cominciato a inveire e ad urlare. «Essere donne non basta – ha detto una sindacalista, alzando insieme alle compagne cartelli con scritte sul lavoro come «una donna senza lavoro è una donna senza libertà – le donne sono oggi molto deboli, il welfare non può essere legato alle nonne» una sull’altra, mentre la platea, alcune centinaia di persone, manifestava forte fastidio.
Il ministro è stato, tra l’altro, accusato, di non aver fatto abbastanza sul problema delle dimissioni in bianco. Dopo i momenti di tensione, il ministro ha tenuto il suo intervento, dopo di che, accompagnato dalla scorta, ha voluto incontrare il gruppo di donne che protestavano, prima di lasciare le OGR.
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