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La manifestazione di Roma non coincide con le scelte di Draghi

Decine di migliaia di persone hanno manifestato ieri a Roma per la pace e contro la guerra chiedendo il cessate il fuoco in Ucraina.

C’erano state molte discussioni e polemiche intorno ai contenuti della manifestazione nazionale per la pace che ieri ha attraversato Roma fino a San Giovanni. I cambiamenti introdotti repentinamente nella piattaforma non sono serviti a far scendere in piazza settori ormai arruolati nella logica di guerra come il Pd e la Cisl.

Forse sta in questo sia il trattamento “malevolo” subìto dalla manifestazione da parte del Corriere della Sera (e la discesa come notizia nei palinsesti televisivi pubblici e privati), sia le stime al ribasso sulla partecipazione, sia il fatto che molti slogan e striscioni abbiano preso apertamente le distanze dalla linea guerrafondaia del governo Draghi.

Restiamo convinti che in contesto diverso da quello alla fine emerso ieri sarebbe stata presentata come una manifestazione di 100mila persone e sarebbe stata tra le prime notizie dei tg di propaganda bellica.

L’Ansa la riassume così nel suo servizio sulla manifestazione: “50mila i partecipanti secondo gli organizzatori, 20mila per la polizia. Cori contro la Nato durante l’intervento di Landini. Tensione con una contro manifestazione organizzata da Potere al popolo”.

In realtà non c’è stata alcuna tensione se non all’inizio del concentramento alternativo in piazza Esquilino, quando la polizia aveva schierato un cordone tra il presidio e il corteo che cominciava a sfilare in via Cavour.

Un problema risoltosi rapidamente e che ha consentito agli attivisti concentratisi a Piazza Esquilino, dopo aver comunicato i propri contenuti con striscioni e amplificazione – contro il governo della guerra e le responsabilità della Nato nell’escalation che ha portato all’invasione russa dell’Ucraina – confluissero poi tranquillamente nel corteo.

Adesso si tratta di costruire una resistenza popolare e di massa al piano inclinato verso l’escalation di guerra in cui il governo Draghi sta portando il paese. Anche perchè c’è già un secondo sondaggio da cui emerge che l’88% della popolazione italiana ritiene che non andrebbe fornito alcun sostegno militare alla guerra.

Qui di seguito le foto di Patrizia Cortellessa sul corteo di ieri.

 

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