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Napoli si “trasferisce” sotto i palazzi romani


“Il 30 ottobre andiamo a Roma, in piazza Montecitorio, come portatori degli interessi dei napoletani. La città vuole che si sblocchi la situazione economica perchè questo significa risorse per cantieri, lavoro, diritti, lotta alla camorra. Chi si sfila da questa iniziativa, secondo me, agisce contro gli interessi della città. A chi decide di non partecipare, rivolgo l’appello di evitare la polemica o la strumentalizzazione politica, perchè il nostro solo obiettivo è la difesa degli interessi dei cittadini, manifestando contro un decreto che ammazza i Comuni, non solo quello di Napoli”, è questa la risposta del sindaco di Napoli Luigi de Magistris in merito alle polemiche suscitate dalla decisione di convocare per domani il Consiglio comunale di Napoli proprio davanti Palazzo Chigi.
Dalla clamorosa iniziativa di protesta si
sono sfilati i consiglieri comunali di Pdl, Sel e Fli. Dorotea e a metà del guado, come da tradizione, la posizione dell’Udc, che verrà rappresentata dal presidente del Consiglio comunale Pasquino. Ci sarà invece la federazione di Napoli della Usb che spiega questa decisione in una nota diffusa ai giornali: “I recenti provvedimenti varati dal Governo Monti tagliano pesantemente i fondi destinati alla città di Napoli ed aprono la strada ad un pericoloso dissesto finanziario che – come sempre – sarà scaricato sulle spalle dei lavoratori e dei ceti popolari” . Le conseguenze pratiche delle misure governative sono sotto gli occhi di tutti: non ci sono soldi per la refezione scolastica, non ci sono soldi per i trasporti pubblici, le strade e i servizi essenziali sono senza manutenzione mentre sono in pericolo i posti di lavoro nelle varie aziende partecipate del Comune. Di fronte a questa grave situazione l’Amministrazione Comunale napoletana ha lanciato un allarme ed una mobilitazione contro la politica economica e sociale del Governo Monti.

L’USB (Unione Sindacale di Base), forte della propria autonomia politica ed organizzativa, sostiene questa protesta ed auspica che la mobilitazione contro i tagli di Monti, i ricatti dei poteri forti e le imposizioni dell’Unione Europea non si limiti alle procedure istituzionali e formali ma trovi – finalmente – momenti di organizzazione stabile nei posti di lavoro, nei quartieri e nell’intera area metropolitana.

Dopo il successo della Manifestazione Nazionale del NO/MONTI DAY si tratta, ora, di articolare e generalizzare l’opposizione ai disegni di macelleria sociale nei vari territori. Con questa impostazione programmatica una delegazione dell’USB napoletana sarà presente a Roma alla protesta organizzata dall’Amministrazione Comunale di Napoli”.

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