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Bologna antifascista non delega. Chiudere Casa Pound


Anche Bologna ieri ha manifestato il suo antifascismo militante in città. In piu di un migliaio sono scesi in corteo da Piazza Carducci fin su lungo via Murri, vicino a dove, qualche mese fa, è stata aperta una sede di CasaPound (via Mantova 16/d). La Bologna Antifascista, “in una risposta nata dal basso, unitaria, chiara e ferma contro ogni forma di fascismo che inquina le nostre strade” ha sfilato fino a sera lungo le strade del quartiere, raccogliendo adesioni al corteo anche lungo il percorso. “L’antifascismo non si delega” si legge nel comunicato del Coordinamento Antifascista, ma è il valore attorno cui si riuniscono tutti quelli che lottano per la libertà e la giustizia sociale. Via Malvolta è stata blindata e protetta dalle forze dell’ordine ieri, ma di certo l’attività contro il neofascista in quartiere non finirà con un corteo. Presenti molte realtà sociali della città, da Bartleby a Xm24, Tpo e CCS (coordinemento collettivi studenteschi) con slogan contro il neo-defunto Pino Rauti e contro il Ministro Cancellieri e le sue manovre in materia di ordine pubblico . Oltre alle organizzazioni politiche aderenti, presente anche il movimento di lotta per la casa, con lo slogan “Chiudere Casa Pound, aprire case popolari!” che non troppo distante da via Malvolta da piu 5 mesi vive un esperienza di occupazione, nella quale hanno trovato soluzione abitativa italiani e migranti.

La manifestazione si è conclusa al parco Lunetta Gamberini, dove si svolgono le assemblee del Coordinamento Antifascista Murri, dopo aver sfilato a pochi metri da via Malvolta: a proteggere la sede di CasaPound i blindati della Polizia. Al corteo hanno partecipato oltre 1.000 persone. A fine manifestazione, il Coordinamento Antifascista ha ringraziato pubblicamente i partecipanti assicurando che l’attività di contrasto alla presenza neofascista in quartiere non finisce certo oggi.

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