La mobilitazione è iniziata ieri pomeriggio con un presidio convocato dall’USB e dall’ASIA sotto la Prefettura di Bologna in appoggio alla delegazione che in quelle ore incontrava, a Roma, il Ministro Lupi per porre al Governo le seguenti questioni: il blocco generalizzato degli sfratti e della svendita del patrimonio pubblico, l’avvio di un piano di politiche abitative pubbliche; il no alle grandi opere e ai grandi eventi, a partire dal Tav in Val di Susa; il ritiro della legge Bossi-Fini e il riconoscimento di una cittadinanza piena per i migranti e i rifugiati.
Dalla prefettura poi è partito un corteo spontaneo che ha attraversato il centro cittadino ed è arrivato nella storica Piazza Verdi, centro della vita universitaria e giovanile di Bologna.
Numerosi sono stati gli interventi che si sono susseguiti al microfono della piazza, molti gli argomenti trattati: dalla solidarietà verso le compagne ed i compagni arrestati durante la manifestazione di sabato fino all’appuntamento nazionale di venerdì prossimo a Firenze.
In piazza anche lo striscione delle ex scuole Ferrari occupate ed uno in solidarietà con la rivolta dei migranti del Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Mineo, in provincia di Catania, firmato dall’associazione “Freedom and Justice” che autogestisce le ex scuole Merlani.
Quindi la lotta non si ferma e prosegue con l’appuntamento di venerdì a Firenze dove si terrà la riunione dell’ Associazione dei Comuni italiani, presenti tutti i sindaci d’Italia. E poi ancora un altro appuntamento il 31 a Roma dove si terrà la conferenza tra Stato e Regioni dove il Ministro Lupi si è impegnato a trattare la questione rinviando un documento e una decisione sulla questione casa.
Non è che l’inizio.
Guarda il servizio fotografico di Michele Lapini
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