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Una manifestazione nazionale a Torino contro la complicità dell’Italia con Israele

Il 1 luglio scorso, il premier Enrico Letta, a proposito delle relazioni bilaterali tra Italia e Israele, aveva annunciato che “il prossimo vertice intergovernativo di dicembre a Torino sarà un’opportunità per capire come costruire anche noi una start up nation”. Insomma dal modello italiano Letta vorrebbe trasformare il paese “sul modello israeliano”. Il problema è che Israele non è solo un modello di successo sul piano economico e tecnologico, ma è anche, ancora e soprattutto, un modello di occupazione coloniale di un territorio sul quale vive un popolo – i palestinesi – oppresso proprio da tale modello. E questo non può essere affatto ritenuto un dettaglio trascurabile come sembra fare il governo italiano.  Ma se la politica istituzionale tace o è complice, in totale opposizione agli accordi di cooperazione tra Italia e Israele e al vertice tra Letta e Netanyahu a Torino, sta crescendo la mobilitazione delle reti solidali con il popolo palestinese. Intorno alla piattaforma Mai Complici di Israele, sorta per contrastare il vertice, è stata convocata una manifestazione nazionale a Torino per sabato 30 novembre. Gran parte degli accordi Italia-Israele a livello economico e scientifico sono molto “sbilanciati” a favore dell’industria miliare. I poligoni militari in Italia sono a disposizione dei test degli aerei israeliani e allo stoccaggio di armi e esplosivi, mentre sono ormai operative le manovre militari congiunte “Blue Flag” tra l’aereonautica israeliana e quella italiana. A parole i due governi si dichiarano per processo di pace tra Israele e Palestina ma i veri argomenti di discussione bilaterale e gli impegni concerti dei governi sembrano andare in tutt’altra direzione. La manifestazione nazionale a Torino il 30 novembre indetta dal Comitato Mai Complici di Israele sta velocemente raccogliendo adesioni e in questo mese sono numerose le assemblee locali organizzate per la sua promozione (ad esempio il 15 a Milano e il 16 a Roma). Lo scorso 25 ottobre all’Università degli Studi di Torino era prevista una assemblea con Gianni Vattimo e Massimo Zucchetti docente del Politecnico torinese. Ma il Rettore – su pressione dell’ambasciatore israeliano – ha revocato la concessione dell’aula. “Abbiamo molto da imparare da Israele”, aveva affermato Letta a luglio. Speriamo che non si riferisca alla Val di Susa.

 

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