h 17,45: un lungo applauso accoglie la notizia dei 100,000 partecipanti al corteo di Napoli contro il biocidio e le devastazioni ambientali. Intanto si appresta a parlare Alberto Perino
h 17,30: interviene anche Luca Fagiano, del Coord. Cittadino di lotta per la casa di Roma, che delinea un profilo dell’assedio al vertice Letta-Hollande del 20 novembre a venire che segnerà una nuova tappa della lotta che intreccia le domande sull’utilizzo delle risosrse pubbliche allo spreco di risorse per costruire la Tav
h 17,15: tra gli interventi si segnalano quelli degli amministratori locali francesi contrati alla costruzione della Torino-Lione, di Lele Rizzo dei comitati popolari NoTav, degli studenti valsusini e dei NoTav bresciani
h 17.00: il corteo arriva a conclusione nella piazza principale di Susa, tra poco inizieranno gli interventi dal palco
h 16.45: contestazione sotto l’hotel Napoleon, luogo di residenza di tantissimi militari tra quelli quotidianamente occupati nella militarizzazione della Valle. Ricordiamo che sono presenti più militari in rapporto alla popolazione a Chiomonte piuttosto che a Herat: cori e slogan si ripetono contro le truppe di occupazione
h 16.30: entriamo nelle vie di Suse, stipatissim*. La testa è gia passata da 20 minuti e la coda sta ancora attraversando l’autostrada.Gli studenti valsusini del Kgn annunciano la loro partecipazione all’assedio del #20N a Roma.
h 16.15: la testa del corteo, col trattore e i gonfaloni dei comuni della valle, entra alle porte di Susa.
h 16: il corteo si è riversato in buona parte sulla statale 24 ma la coda sta ancora attraversando il ponte sull’autostrada; il colpo d’occhio dà l’idea di quanto è grossa la partecipazione oggi: un vero fiume in piena.
h 15.30: In questo momento il corteo sta attraversando l’autoporto di Susa teatro di importanti cicli di lotta nel periodo delle trivelle, la testimonianza della militarizzazione è tangibile nella presenza di alcune camionette della polizia che presidiano il piazzale dell’autoporto.
h 15.15: Il corteo passa vicino al presidio Gemma delle Alpi che sorge sui terreni dove secondo i progetti del Tav dovrebbe essere costruita la stazione internazionale di Susa. La valle intera grida forte che la militarizzazione non fa paura!
h 15.05: Non si riesce a vedere dal centro del corteo nè la testa nè la coda del lunghissimo serpentone che sta attraversando le strade di Susa. Il popolo No Tav è presente in massa, dalle famiglie ai giovani e studenti del Komitato Giovani No Tav.
h 15: Irene dei Blocchi Precari Metropolitani dal furgone dello spezzone di lotta per la casa rivendica il legame che unisce la lotta contro gli sfratti e l’emergenza abitativa con la lotta No Tav, contro lo spreco folle di soldi pubblici che questa opera rappresenta.
h 14.45: dallo spezzone di lotta per la casa si rilancia verso l’assedio del 20 novembre a Roma: una sola e grande opera: casa e reddito x tutt*!
h 14.30: dai furgoni viene ricordata la figura di Pasquale e dei tant * compagn* che ci hanno lasciati in questi anni: Carlo Giuliani, Edo e Sole, Raul, Renato, Dax e tanti e tante altre…
14.00 – E’ iniziata poco fa, in una splendida giornata di sole (le previsioni casualmente prevedevano invece brutto tempo), la manifestazione No Tav in Val Susa.
13.30 – La polizia non ha mancato di far vedere il suo volto peggiore, gli agenti hanno fermato i pullman che salivano in valle e stanno “video-schedando” tutti. Si tratta di una prassi abbastanza “originale”, anche se non è certo la prima volta che viene messa in pratica. Ma mai in modo talmente esplicito e intimidatorio. Manca solo il cartello “poi vi veniamo a cercare a casa…”. Naturalmente, nelle perquisizioni non hanno trovato alcuna traccia delle “armi pericolose” che si è soliti attribuire ai movimenti sociali d’opposizione.
Alcune migliaia di persone sono già ora nell’area antistante tra la stazione Fs di Susa e piazza d’Armi.
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