I risultati della VII Indagine di Demos-Coop su “Gli italiani e l’informazione” rileva come ormai il 47% delle persone affermano di informarsi quotidianamente attraverso Internet. Sei anni fa, coloro che utilizzavano il web per ricavarne le informazioni utili erano il 25%, mentre chi segue ancora la logica del “lo ha detto la televisione” è diminuito di 7 punti. Tengono le posizioni della radio (circa il 40%) mentre si conferma la riduzione significativa dei quotidiani cartacei, in calo di 5 punti rispetto al 2007. La società italiana, dunque, si serve sempre più e sempre più spesso del web, come fonte di informazione diretta, ma anche per accedere ad altri media, in particolare i giornali. Due utenti di Internet su tre (e quasi la metà del campione sondato) affermano inoltre di leggere regolarmente i quotidiani online.
La scelta intrapresa tre anni fa di trasformare il sito di Contropiano in un vero e proprio quotidiano online si sta dimostrando corretta ed anche entusiasmante. I counter confermano che con quindici giorni di anticipo sulla “fine del 2013” abbiamo raggiunto i 2 milioni di visite, più di 1 milione di visitatori unici nell’anno che sta per finire e quasi 20mila followers nel gruppo del giornale su facebook. L’anno scorso, che pure in qualche modo ci aveva “fomentato”, avevamo raggiunto 1 milione di visite. Praticamente quest’anno i lettori di Contropiano sono raddoppiati con punte quotidiane di 19/20mila visitatori in alcune giornate particolarmente movimentate. Sono dati che indicano ormai la dimensione di un giornale. Un risultato estremamente incoraggiante ma anche allarmante (in senso positivo). Ciò significa stare in prima linea ed esposti al giudizio pubblico in misura assai superiore al passato, con lettori più numerosi e più severi, poco inclini a “fartela passare” quando l’argomentazione non gli quadra.
Contropiano è dunque ormai un vero quotidiano online. Non sarà “il giornale di tutte le Russie” ma dimostra di poter essere strumento di organizzazione e conflitto e non solo di comunicazione. Contropiano rimane un quotidiano militante e comunista, perché questa è la natura dei suoi redattori e, come si dice oggi in gergo aziendale, la sua “mission”.
Contropiano non ha spese enormi ma punta a crescere e a rafforzare la rete dei corrispondenti e dei collaboratori, spesso coincidenti con quell’area di ultraprecarietà che caratterizza anche il mondo dell’informazione.
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roberto
lunga vita compagni; sottoscriverò qualcosa; pochi euro in quanto precario ed in attesa di pensione sociale, che è davvero misera cosa; comunque sottoscriverò e non lo ritengo un sacrificio, per il socialismo ne vale davvero la pena.