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Pisa. Quando le autorità passano dalla porta di servizio

Il Presidente della Regione Toscana Rossi e l’assessore alla sanità Marroni, sono dovuti passare dalla porta di servizio per non subire la contestazione all’ospedale Cisanello di Pisa.

In sole 48 ore il presidio lanciato dalla Federazione USB di Pisa e da Ross@ – Pisa è riuscito a richiamare lavoratori, pensionati, studenti, immigrati. Importante è stata la presenza di diverse lavoratrici dell’ospedale di Cisanello, recentemente impegnate nella vertenza della Sodexo e nelle lotte in difesa della sanità pubblica. Tra i manifestanti era presente anche una delegazione del Coordinamento toscano per il diritto alla salute, di cui la USB fa parte.
Obiettivo della mobilitazione: contestare la presenza delle massime rappresentanze istituzionali toscane e locali, impegnate anche all’ospedale di Cisanello di Pisa a inaugurare una struttura del Dipartimento Cardio-toracico-vascolare,  parte di un vero e proprio tour de force propagandistico in tutta la Regione, fatto d’inaugurazioni di ospedali faraonici o piccole strutture sanitarie, al fine di coprire il processo di vera e propria dismissione e privatizzazione di tutto il Sistema Sanitario Regionale. Evidentemente l’avvicinarsi della scadenza elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale costringe Presidente, Assessori e amministratori locali a mettere una pezza al vero e proprio tallone d’Achille rappresentato dal veloce degrado subito dall’assistenza sanitaria locale.
I numerosi manifestanti, piazzatisi con striscioni, cartelli, bandiere e volantini di fronte al padiglione n. 10, hanno indotto Rossi e Marroni a passare da una porta laterale, evitando così l’onta della rumorosa critica di coloro che si battono contro lo sfacelo sanitario in atto. Altra sorte per il Sindaco di Pisa Filippeschi, passato in mezzo al presidio e oggetto di slogan sulle spese “folli” su people mover, mura antiche e piazze tirate a nuovo mentre interi settori sociali non riescono più a pagare i ticket sanitari, affitto, mutui, assicurazioni delle auto, rette scolastiche. Insieme al Sindaco, il “magnifico” Rettore Augello (famoso per aver fatto approvare al CdA dell’Ateneo pisano il 30.10.12 l’aumento per se stesso dell’indennità da 50.000 a 95.000 euro), riconosciuto mentre tentava di passare inosservato girando intorno al presidio e fatto oggetto di sacrosanti improperi.
Così come a Cecina recentemente e a Firenze nei mesi scorsi, anche a Pisa i responsabili politici e amministrativi della svendita della sanità pubblica non hanno potuto metter in scena impunemente la loro campagna propagandistica, finalizzata a sviare e a far digerire all’opinione pubblica la distruzione del Sistema sanitario regionale. L’Unione Sindacale di Base, insieme ai lavoratori, agli utenti, a tutte le realtà sindacali di classe, al Coordinamento Toscano per il diritto alla salute è determinata a contribuire alla costruzione di un grande movimento di massa per la difesa della salute e della sanità pubblica.

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