Con la notizia che due dei tre candidati alle primarie del PD, Richetti e Bonaccini, sono sotto inchiesta per peculato, si aggiunge un altro capitolo ad una telenovela che neppure il più raffinato regista avrebbe potuto immaginare.
Quanto meno Richetti ha avuto il buon senso e il buon gusto di lasciare. Bonaccini, invece, nella più sfacciata tradizione berlusconiana, trapiantata ormai da anni in casa PD, resta in corsa per la Presidenza della Regione Emilia Romagna.
Sarà la magistratura nei suoi gradi di giudizio a stabilire le responsabilità dei singoli, noi sottolineiamo che chi oggi, a sinistra, guarda con soddisfazione e nostalgia a 15 anni di collaborazione con la giunta Errani, non solo si riconosce in ciò che questa Giunta ha rappresentato per il “sistema PD” (privatizzazioni, precarizzazione del lavoro, stravolgimento neoliberista dei valori cooperativistici, speculazioni edilizie con le grandi opere, attacco al diritto alla casa) ma anche nella gestione disinvolta, del potere e del danaro pubblico.
Non è un caso, infatti, che l’inchiesta “spese pazze” coinvolga tutti i gruppi consiliari e partiti presenti in Regione, senza che se ne salvi uno.
Per questa ragione ROSS@ Bologna denuncia la combinazione tra dinamiche affaristiche e di cattiva amministrazione che il PD, con estese complicità, ha condotto in questi anni a livello regionale e non solo, agendo in una logica di autentica occupazione delle istituzioni, forte di un consenso a prescindere.
Una logica che il PD si appresta a riproporre nella prossima Giunta e che va contrastata senza se e senza ma. Il verminaio che emerge dall’inchiesta “spese pazze”, la spudoratezza di un gruppo dirigente che si ripropone tout court, sono a dimostrarlo.
Per questo ROSS@ Bologna dichiara che l’unico modo per rappresentare le istanze dei settori popolari colpiti da una crisi senza ritorno, delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno subito il peso delle politiche neoliberiste, è operare una critica e una rottura radicale con i 15 anni di gestione Errani, con il PD, lavorando alla costruzione di un soggetto alternativo della sinistra di classe.
Chi pensa di poter continuare il solito gioco delle alleanze “di sinistra”, sfruttando antiche abitudini e ambiguità, si copre, di fatto, delle stesse responsabilità.
Ross@ Bologna
vedi anche. Nuovi guai per il Pd in Emilia Romagna. Indagati i candidati alla Regione
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