Menu

Ricorda Odessa. Ferma la terza guerra mondiale

Sei mesi fa, il 2 maggio, a Odessa le squadre naziste al servizio della giunta golpista di Kiev attaccarono il presidio del movimento Alternativa Popolare massacrando decine di manifestanti. 

Per ricordare l’eccidio ieri pomeriggio si sono tenute manifestazioni a Roma, Milano, Parma e Venezia dove oltre un centinaio di antifascisti, ucraini, russi e italiani, hanno dato vita ad un presidio di fronte alla stazione di Santa Lucia, rispondendo all’appello di Ross@ e del Comitato Veneto di solidarietà con il Donbass antinazista.

I manifestanti hanno occupato il piazzale per la sua intera lunghezza reggendo le bandiere delle repubbliche popolari del Donbass, striscioni e cartelli informativi sulla strage fascista di Odessa e sul massacro delle popolazioni russofone.

Migliaia di turisti e di passeggeri in transito da Venezia hanno potuto così ricevere l’informazione che viene negata loro dai mezzi d’informazione italiani, hanno potuto leggere che quella che viene presentata loro dai media come la “democrazia” ucraina proibisce di parlare la lingua russa, espelle dal parlamento i deputati dell’opposizione, e costringe quasi un milione di cittadini ucraini a fuggire in Russia per salvarsi dalla guerra di sterminio scatenata nel Donbass.

Uno striscione ricordava il giornalista italiano Andrea Rocchelli, ucciso nell’Est Ucraina da un bombardamento governativo, e subito dimenticato dai suoi colleghi che preferiscono scrivere i propri pezzi sulla base della veline degli Usa e della UE, stando ben lontani dai luoghi della guerra fascista. Di fronte al presidio sono state esposte anche le foto dei morti, quelli di Odessa e quelli del Donbass. Foto drammatiche di fronte alla quali quasi tutti i passanti si sono fermati per esprimere la propria solidarietà.

Non tutti però. Alcuni gruppi di Ucraini di passaggio, evidentemente accecati dalla propaganda nazionalfascista della giunta di Kiev, hanno aggredito un portantino che aveva addobbato il proprio carrello con la bandiera della repubblica popolare di Donetsk, e hanno tentato di rovesciare il gazebo del presidio.

IMG 1052aProprio in questa occasione si è dimostrata la forza politica espressa dagli immigrati ucraini antifascisti, per la maggior parte donne, che senza cadere nella trappola dei nazionalismi contrapposti, hanno invece placato gli aggressori esprimendo con tranquillità e lucidità le proprie argomentazioni e costringendoli al dialogo. L’iniziativa è stata anche un momento di confronto e di dibattito tra i compagni italiani che hanno partecipato all’iniziativa, che pur provenendo da percorsi politici diversi stanno riscoprendo assieme la forza della lotta unitaria contro il fascismo e l’imperialismo.

La mobilitazione contro la guerra fascista in Ucraina e per un controsemestre popolare di lotta in occasione della presidenza italiana dell’Unione Europea prosegue con altre iniziative nelle prossime settimane.

Giovedì 6 ad Oriago, martedì 11 a Marghera e domenica 16 a Schio si terranno assemblee di informazione sulla resistenza antifascista in Donbass.

Nel pomeriggio di venerdì 14 si terrà un presidio sotto la sede della Rai a Venezia, e sabato 15 un convegno a Mestre dal titolo “Verso la terza guerra mondiale. Fermiamola!” a cui parteciperanno Giulietto Chiesa (Pandora TV), Manlio Dinucci (Il Manifesto), Francesco Maringiò (PdCI), Sergey Diachuk (giornalista di Odessa), Sergio Cararo (Rete dei Comunisti), Antonio Mazzeo (NO Muos).

Ross@ Padova

IMG 1063a

IMG 1054a

IMG 1059a

IMG 1050a

 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *