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Napoli. De Magistris contro Renzi: “impegni non rispettati”

“Non ritenendo (…) gli atti del Governo successivi al 14 agosto coerenti con gli impegni assunti in tale occasione, il sottoscritto comunica di voler recedere, con effetto immediato, dagli accordi firmati il 15 agosto 2014 e precisamente; dal protocollo d’intesa relativo alla bonifica del suoli di Bagnoli-Coroglio ed all’Accordo di Programma quadro relativo alla ricostruzione di Città della scienza”.

Queste le parole che chiudono una lunga lettera, di ben 5 pagine, che il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris ha inviato questa mattina al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

Finalmente il sindaco rompe gli indugi e rigetta lo scellerato Accordo di Programma con il Governo Renzi. Del resto gli ultimi mesi sono stati contrassegnati da una escalation di atti e procedure, di parte governativa, tutte miranti a svuotare di decisionalità il Consiglio Comunale di Napoli a vantaggio delle lobby affaristiche e speculative che puntano su un nuovo sacco urbanistico e territoriale della città.

Su questi temi i movimenti sociali hanno vigilato e ingaggiato vertenze sociali e sindacali su variegati temi afferenti le questioni legate al destino dei suoli di Bagnoli e dell’intera area flegrea.

La stessa manifestazione dello scorso 7 novembre che doveva contestare l’annunciata visita di Renzi a Napoli ha avuto questo segno politico e programmatico del quale – a distanza di settimane – l’amministrazione comunale ha dovuto tenere conto nel momento in cui recide l’Accordo di Programma stilato con Renzi lo scorso agosto.

Si apre, dunque, in città e nell’intera area metropolitana, un nuovo capitolo della sfida politica tra De Magisris e il governo Renzi. Un passaggio importante su cui i movimenti di lotta, in maniera autonoma ed indipendente, dovranno dire la loro con la consapevolezza che il fattore della mobilitazione sociale sarà indispensabile per imprimere una svolta in direzione di una difesa conseguente degli interessi popolari nella battaglia contro i poteri forti e i nuovi speculatori che si affacciano sulla città.

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