Menu

Bologna. Dodici denunce per la contestazione al convegno del Pd

La magistratura assolve il padronato criminale ma manda a processo chi lotta per i diritti. Come era già accaduto per l’avvio delle indagini così apprendiamo dalla stampa che dodici persone sono state citate a giudizio per la contestazione al PD e contro il Jobs Act del maggio scorso messa in campo dagli attivisti di Ross@ a Bologna.

“Non ci meravigliamo dell’accanimento della Procura di Bologna, che sotto le sollecitazioni dei dirigenti del Partito Democratico, sta procedendo nella costruzione di questo processo contro chi si oppone al sistema PD, al Governo Renzi e alle sue controriforme sociali e di attacco ai diritti dei lavoratori e dei settori popolari. A Bologna sono ormai tante e troppe le denunce, tutte accompagnate da una campagna di criminalizzazione del dissenso che vede parlare in coro la Questura, la Procura, il Sindaco.

Un accanimento che mira a scoraggiare e a silenziare ogni tentativo di opposizione organizzata ad un sistema politico e partitico che sta attuando nel nostro paese quelle “riforme” imposte dalla Unione Europea e “necessarie” ad ingrassare un padronato ed una borghesia sempre più voraci.

Un accanimento che corrisponde anche alla debolezza di un sistema politico sempre più delegittimato e in crisi di egemonia, dove alla diffusa corruzione si aggiunge l’incapacità di dare una prospettiva reale di uscita dalla crisi economica e sociale. Per questo l’annuncio di questo processo come quello delle altre denunce che si stanno susseguendo in queste settimane sono parte di una sempre più evidente svolta autoritaria antidemocratica ed antipopolare nel nostro paese.

Una svolta repressiva che vede la magistratura in prima linea nel garantire la tenuta del sistema, dei poteri forti e dei loro interessi: mentre si processa chi contesta una orrenda legge come il Jobs Act e il PD si mandano assolti, ad esempio, i padroni responsabili della morte e dell’avvelenamento di migliaia di persone, dal processo Eternit, alla Marzotto-Marlane di Praia a Mare, fino alla Montedison di Bussi per citare i casi recenti di queste ultime settimane.

Contestare ed opporsi ad un sistema che produce miseria e sofferenze è un dovere non solo un diritto da difendere. Per questo continueremo a promuovere in ogni occasione la necessità di un movimento di resistenza popolare e solidale contro il Governo Renzi e contro l’Unione Europea, contro una politica repressiva e demagogica”.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *