L’appuntamento, per la sinistra sociale e politica napoletana che vuole esprimere il proprio sostegno al popolo greco che in questi giorni sta sostenendo una dura lotta contro le crudeli politiche di austerità e miseria della Trojka, è alla Metro Toledo alle 17. Nel cuore dello shopping e dello struscio napoletano prende così forma una mobilitazione di circa un migliaio di persone che è sopratutto un presidio ma che poi diventa corteo diretto verso la Banca d’Italia il cui imponente portone è bersagliato di uova di vernice rossa.
Ci sono i sindacati di base come Usb e Cobas e i centri sociali, ovviamente quelli della Lista Tsipras e anche quelli dell’AppelloMaggio – la costituenda coalizione che intende misurarsi con la rappresentanza elettorale delle prossime elezioni regionali. Presente anche la comunità delle lavoratrici ucraine antifasciste e questa presenza, in queste ore drammatiche in cui si balla sul filo di una guerra mondiale, è quantomai gradita. Una popolazione, quella ucraina, condotta prima alla miseria e poi alla guerra, che può ben comprendere le sofferenze del popolo greco inferte dagli oligarchi europei.
Spuntano un po’ dapertutto bandiere greche. Un titolare di bancarella, che tra le altre paccottiglie vende anche bandiere nazionali, ha confermato che quella greca sta avendo buone performance di vendita. Insomma l’effetto Siryza è ancora forte e luminoso. Forti sono le speranze di resistenza e conseguente indebolimento della dittatura della Trojka.
Qui a Napoli non si sta poi tantissimo meglio della Grecia. Anche qui i livelli occupazionali sprofondano giorno per giorno e i redditi precipitano. Urge rimedio. E per ora in Italia e a Napoli, in attesa che la sinistra tricolore sia in grado di partorire un’unità vincente come Siryza (ma anche come Podemos), ci si affida alla caparbietà del popolo greco che ha scelto di farsi governare da chi di austerità non vuole più sentire parlare e che pensa che l’enorme debito nazionale non vada pagato. E in più non scarica sugli stranieri e sui debolissimi la rabbia sociale derivata dalla crisi. Che si fottano le banche e i banchieri. Sembra questo il messaggio vincente che passa tra i manifestanti oggi. A Napoli come altrove.
In attesa di sapere se Tsipras e Siryza riusciranno a tenere testa agli squali dell’Unione europea si registra comunque un forte entusiasmo che potremmo definire internazionalista ovvero la comprensione che le popolazioni nell’esercitare resistenza e conflitto mutino il corso della Storia, con la s maiuscola.
Il corteo comunque a un certo punto devia verso la sede del Consiglio Comunale in via Verdi dove da qualche ora una quarantina di persone si è posta in occupazione. Si perchè nella mattinata in via Belvedere al Vomero si era operato uno sgombero di uno stabile occupato con 44 persone buttate in mezzo alla strada. Su questo sgombero poi ci sarebbe qualcosa da aggiungere. Il sindaco De Magistris si lamenta di non essere stato avvisato dalla Polizia ,perchè almeno avrebbe potuto adottare una situazione d’emergenza e sostegno per gli sgomberati, ma chi era presente allo sgombero sostiene che vi fosse a vigilare anche la Polizia Municipale con diverse auto sul posto. Un bel pastrocchio quindi e forte il sospetto che la Macchina Amministrativa Comunale sempre più spesso viaggi autonomamente senza interfaccia con la Giunta Comunale.
Gli occupanti di via Verdi appaiono comunque tranquilli. Non pensano che il Sindaco li sgomberi. Non avrebbe senso. Poi domani certo andrà trovata una soluzione. Anche col sindaco.
La Grecia è qui appunto.
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