Oggi a Napoli, il dirigente di Sel, Salvatore Vozza, ha presentato la sua proposta come candidato alla Presidenza della Regione Campania per le prossime elezioni regionali. Intorno a questa candidatura convergono i rappresentanti di Sinistra Ecologia e Libertà, Rifondazione Comunista, Partito Comunista d’Italia, Sinistra in Movimento, Partito del Lavoro, Green Italia, Act e protagonisti del mondo della cultura e della società che sostengono la candidatura di Vozza.
Questa forzatura ha suscitato reazioni negative in molti ambiti della sinistra napoletana. Ieri abbiamo pubblicato il goodbye dello storico Giuseppe Aragno in una nota estremamente critica, nei giorni scorsi quella dell’appello Maggio che ha preso esplicitamente le distanze da una lista siffatta.
Oggi pubblichiamo qui di seguito altre due significative prese di posizione: quella del segretario provinciale di Napoli del Prc, Gabriele Gesso e quella dell’Altra Europa di Napoli. Insomma un’altra occasione perduta per una iniziativa seriamente alternativa della sinistra di classe e dei movimenti sociali e una ulteriore conferma che quando arrivano le elezioni la sinistra radicale riesce a dare sempre il peggio sé.
Il comunicato di Gabriele Gesso:
Regionali: la riedizione dell’Arcobaleno è insuffciente e non entusiasma.
La scelta della coalizione di sinistra di candidare a Presidente della Regione Campania l’espressione diretta del gruppo dirigente dei partiti è insufficiente ad affrontare la sfida di una proposta di reale alternativa capace di riaggregare forze sociali e produrre entusiasmo. A mio modo di vedere, quanto accaduto rappresenta un passo indietro rispetto al progetto dell’Altra Europa, un repentino passaggio dall’idea di costruire l’unità della sinistra a partire dalla profonda innovazione delle forme e dalle pratiche ad un modello che immagina l’unità come accordo fra gruppi dirigenti e ceti politici. In questi mesi abbiamo continuamente guardato alla Grecia e a Syriza e studiato con interesse il percorso di Podemos in Spagna: questi progetti sono profondamente radicati nei territori, interni ai conflitti sociali e completamente alternativi a tutti i partiti sostenitori delle politiche di austerità. La proposta che ci viene fatta in Campania, al contrario, è in tal senso escludente e inefficace. Bisogna invece continuare a profondere tutte le energie nella costruzione della coalizione sociale, convinti che nelle pratiche si trovano le ragioni dell’unità e la forza per un’alternativa di governo.
La nota de L’Altra Europa:
Il comitato napoletano de L’Altra Europa non partecipa alla conferenza stampa di presentazione della candidatura di S. Vozza a presidente della regione Campania perchè il percorso che ha portato a questa candidatura presenta ancora forti ambiguità rispetto alla opposizione alle politiche di austerità espresse da Caldoro e dal PD e rappresenta, sul terreno del rinnovamento delle pratiche partecipative e dell’apertura alla coalizione sociale, un chiaro arretramento rispetto alla proposta politica de L’Altra Europa con Tsipras alle scorse elezioni europee.
Comitato napoletano L’Altra Europa
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