Dalle notizie che arrivano, sembra che lo sciopero del mondo della scuola di martedi 5 maggio contro il decreto del governo Renzi sulla pubblica istruzione sia forse il più massiccio degli ultimi anni. Alcune scuole resteranno addirittura chiuse per l’adesione del personale docente e non docente. Sono previste sette manifestazioni centrali delle manifestazioni di protesta contro il ddl di riforma della scuola: Aosta, Bari, Cagliari, Catania, Milano, Palermo, Roma. Un primo sciopero del mondo della scuola – quello dello scorso 24 aprile – aveva pure fatto registrare adesioni importanti, anche tra i non docenti e il personale Ata, a dimostrazione che l’aria che tira nelle scuole non sia salubre per il premier Renzi e il suo codazzo di tecnocrati e aziendalisti. Le manganellate di ieri anche contro gli insegnanti che volevano contestare il premier a Bologna indicano una tensione crescente nei rapporti tra Renzi e il mondo della scuola.
La Commissione di Garanzia ha intanto riconosciuto lo sciopero breve per il 12 maggio e per la correzione dei test delle prove Invalsi mentre pone problemi “burocratici” per le date del 6 e del 7 maggio, ma l’USB ha chiesto il riesame alla luce dei fatti “nuovi” cioè lo spostamento della date da parte dell’Invalsi.
Lo slittamento delle prove INVALSI per la scuola primaria dal 5 – 6 maggio al 6-7 è un atto unilaterale gravissimo da parte di un ente pubblico, sotto controllo diretto del MIUR e dunque del Governo, il cui scopo è quello di dare una prova di forza a dimostrazione di quello che è già la “nuova” scuola del Governo Renzi. Un atto paragonabile alla “serrata” da parte degli imprenditori nelle controversie di lavoro, ma mentre il diritto di sciopero è costituzionalmente garantito dall’art.40 della Costituzione, la serrata no.
Questa sera invece contro il decreto sulla Buona Scuola ci saranno decine di flash mob degli insegnanti in grandi e piccole città italiane. Lo sciopero del 5 maggio sarà accompagnato ma anche preceduto da altre iniziative volte a porre l’attenzione sugli effetti della nuova riforma scolastica, quella che è stata chiamata del “preside sceriffo”, del “preside con i superpoteri”. “Con questo SELFIE MOB chiediamo il ritiro del Disegno di Legge sulla Scuola(n°2994) perché anticostituzionale, aziendalista, privatistico e clientelare. Questa Riforma lascia tutto all’arbitrio del DS, al finanziamento dei privati e al caos. La Scuola Statale Pubblica è un’Istituzione culturale, un bene comune e un patrimonio nazionale da difendere.
I flash mob di protesta sono previsti per stasera a:
Aversa (CE) piazza Vittorio Emanuele ore 20.00.
Bagheria piazza madrine ore 19
BARI – Piazza del Ferrarese ore 19.00
Battipaglia (SA) Piazza Amendola ore 19:00
Caltanissetta Corso Umberto I ore19.00.
Casalnuovo di Napoli Piazza Municipio ore 19.00.
Corato (Ba) p.za C. Battisti ore 19,30
Foggia teatro Giordano ore 19
Frascati (Rm) p.zza s.Pietro, ore 19.00
Frosinone via Aldo Moro (palazzo Magnolia) ore 19.00
Grosseto – piazza Dante, ore 19
Lamezia Terme (cz), Piazza d’Armi (vicino il grande albero) ore 19
La Spezia Piazza Verdi (lato Poste) ore 19:00
LATINA Piazza del Popolo ore 19
Livorno piazza Grande ore 19
Lodi piazza Vittoria ore 19.00
Lucca P.zza San Michele ore 19.30
LUCERA (Fg) – Piazza Duomo – ore 19.00
Mestre, Piazzetta Pellicani ore 19
MILANO – ARCO DELLA PACE – ORE 19,00
Modenza P.zza Grande
NAPOLI piazza Dante ore 19.00
Palermo, Piazza Ruggero Settimo (davanti Teatro Politeama) ore 19
Partinico (PA)- piazza Duomo – ore 19
Pescara piazza salotto ore 19
Porto Empedocle piazza Italia ore 19.00
ROMA PIAZZA MONTECITORIO ORE 19.00
Tivoli piazza Garibaldi ore 19
Torino piazza Castello ore19.00
Vasto, piazza Rossetti ore 19
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Il flash mob di Montecitorio. Foto di Patrizia Corellessa
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