Due manifestanti feriti e sottoposti a fermo dopo essere stati portati in ospedale. E’ l’esito di uno scontro tra le forze della polizia e un gruppo di manifestanti anti-Salvini durante un comizio del leader leghista a Massa. Ieri il leader della Lega era stato raggiunto da uno sputo in Umbria e si era sfogato attaccando il premier e il ministro dell’Interno. In mattinata Angelino Alfano aveva detto che avrebbe fatto di tutto per consentire a Salvini di parlare. E così l’aria nella città dell’alta toscana si è fatta ancora più pesante.
In piazza oggi a Massa sono scesi alcune centinaia di manifestanti appartenenti a varie aree della sinistra radicale e antagonista, ai collettivi territoriali, ai sindacati di base. Alcuni di loro reggevano dei gommoni in riferimento ai messaggi apertamente razzisti lanciati dal leader della Lega a proposito degli sbarchi di migranti sulle nostre coste.
Ad un certo punto all’indirizzo della zona della piazza riservata al leader razzista sono stati lanciati fumogeni, arance e oggetti vari, ma la situazione non risultava tesa. Quando alcuni partecipanti alla protesta si sono accostati al cordone delle forze dell’ordine con l’obiettivo di avvicinarsi il più possibile al palco, gli agenti in tenuta antisommossa hanno reagito con cariche e manganellate. Due manifestanti sono rimasti feriti, trasportati in ospedale e sottosti a fermo. Spintonato anche un anziano partigiano che tentava di riportare la calma in piazza. I video che riprendono la scena smentiscono la versione, diffusa dai media locali e nazionali, che ci sia stato una sorta di assalto e di sfondamento del cordone di polizia.
Il comizio di Salvini è quindi cominciato come se nulla fosse ma si è concluso dopo soli dieci minuti. Quando sono iniziati gli scontri, dall’altra parte della piazza, Salvini ha subito smesso di parlare. Poi è salito in macchina, prima del previsto, e si è allontanato. Ma nonostante il leader della Lega avesse già lasciato Massa, i manifestanti hanno continuato a presidiare il centro cittadino denunciando il durissimo e ingiustificato intervento della polizia.
Non è andata meglio a Viareggio, dove l’automobile che trasportava Salvini è stata accerchiata dai contestatori e colpita con alcuni pugni dopo che il politico di estrema destra aveva interrotto la visita al mercato centrale a causa delle aperte contestazioni. Al mercato Salvini si era recato al gazebo montato dalla Lega e difeso da un forte schieramento di polizia, ma poi ha deciso di rinunciare a incontrare i suoi sostenitori e si è allontanato inseguito dagli attivisti antifascisti.
Il leader leghista in serata dovrebbe essere a Pisa – sempre che non cambi idea – dove dovrebbe tenere un “comizio” in un hotel di Calambrone, sul litorale tra Pisa e Livorno, e poi farsi una passeggiata in centro. Anche qui la sinistra radicale ha annunciato contestazioni e un presidio antifascista convocato a partire dalle 19 in piazza Guerrazzi: “Saranno in tanti in piazza – affermano gli antirazzisti – contro le bugie di Salvini, per respingerlo ancora una volta o per rincorrerlo nuovamente sulle spiagge del litorale. Lontano da Pisa”. Per confermare la tappa a Pisa l’europarlamentare ha addirittura acquistato un’intera pagina de “Il Tirreno”, anche perché nei giorni scorsi aveva dovuto già annullare due comparsate a Torre del Lago e a Pisa proprio a causa delle annunciate contestazioni.
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