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Roma. Oggi è sciopero nei trasporti pubblici

E’ iniziato alle 8.30, e termina alle 12.30, lo sciopero di quattro ore che riguarda autobus, tram dell’Atac, metro A, Be C, ferrovie regionali Termini-Centocelle, Roma-Civitacastellana-Viterbo e Roma-Lido. Lo sciopero proclamato dall’Usb ed ha dato vita ad un duro braccio di ferro con l’azienda ma soprattutto con la giunta comunale.

Lo sciopero è stato convocato  contro la disdetta da parte di Atac degli accordi sindacali siglati dal 1962 od oggi; contro il piano industriale, che chiede aumento dell’orario di lavoro trasformando lo straordinario in ordinario; per la sicurezza e contro il nuovo “Manuale dell’operatore” e contro la limitazione del diritto di sciopero.

Il comuncato dell’Usb sull’adesione allo sciopero:

SCIOPERO TPL ROMA: ADESIONI OLTRE IL 40% E METRO A CHIUSA

SI CONFERMA FORTE OPPOSIZIONE DEI LAVORATORI A SCEMPIO DI ATAC

Adesione oltre il 40% degli autisti di bus, Metro A chiusa; Metro B, ferrovia Roma-Lido, Roma-Viterbo e Termini-Centocelle fortemente rallentate: questi i dati dello sciopero del trasporto pubblico locale indetto oggi dall’USB.

Da questa forte adesione, che viene anche da molti lavoratori non iscritti all’USB,  emerge un primo dato fondamentale: lo sciopero ha centrato il problema e le istanze portate avanti dalla nostra organizzazione sindacale sono fortemente sentite e condivise da tutti i lavoratori del tpl romano.

Mentre Cigl, Cisl e Uil si sono affrettate a sottoscrivere l’accordo sul nuovo piano industriale, legittimando di fatto Atac ad operare tagli sul salario, a peggiorare le condizioni di lavoro e a spianare la strada al processo di privatizzazione, i lavoratori oggi manifestano tutto il loro dissenso verso quelle organizzazioni e riconoscono l’USB  come un’opposizione reale allo scempio che si vorrebbe compiere nel trasporto pubblico della capitale.

I risultati dello sciopero lanciano inoltre un ammonimento anche per quelle istituzioni che, forse proprio in quanto consapevoli della veridicità delle questioni poste dall’USB, decidono unilateralmente di annoverarci tra gli interlocutori “da mettere in coda”.

L’USB, convinta che da questo sciopero venga la risposta più chiara e non mistificabile anche per i cittadini di Roma, continuerà a difendere il trasporto pubblico locale come bene di tutti e non come interesse di pochi.

Il cinismo dell’assessore Esposito rafforza le ragioni dello sciopero

 

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