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CasaPound, Lega e Libero. Provocazione a Castano Primo

Doppia provocazione di Casapound e della destra “istituzionale” apertamente in flirt con i “fascisti del terzo millennio”.

Il comune di Castano Primo, località imposta dal prefetto di Milano dopo le proteste nel capoluogo lombardo, aveva ieri rifiutato l’autorizzazione al “festival” nazionale della formazione fascista ormai arruolata nel servizio d’ordine della Lega guidata da Salvini.
Per tutta risposta stamattina circa trecento squadristi hanno “occupato” la tensostruttura di via Mantegna, cominciando ad attrezzarla per la “festa”. Il sindaco Giuseppe Pignatiello, che ha dato disposizione di negare il collegamento con la rete elettrica, è stato apertamente minacciato, in molti modi, fino alla promessa di “bruciare il paese”. A questo punto l’allarme è massimo e la questura milanese starebbe per inviare 500 uomini per presidiare la zona e, di fatto, per proteggere i fascisti facendo rispettare l’imposizione del prefetto contro la volontà dei cittadini e dell’amministrazione del piccolo centro.

La richiesta era stata inizialmente camuffata come “manifestazione sportiva”, e richiesta da una associazione collaterale – “La Focosa”, poco nota – di Casapound.

Quando è diventato chiaro che si trattava di un banale mascheramento, il comune ha ritirato l’autorizzazione e a quel punto l’”associazione sportiva” è scomparsa, facendo emergere lo squadrismo col suo vero nome e volto.

Ciò nonostante, la parte “politica” dell’iniziativa prevede partecipazioni istituzionali molto gravi. Il dibatto intitolato “Italia, Europa, quale sovranità?”, per esempio, dovrebbe vedere il vicepresidente di Casapound, Simone Di Stefano, dibattere amorevolmente con il senatore della Lega Nord Raffaele Volpi attraverso la “moderazione” condotta dal giornalista di Libero Francesco Borgonovo. Immancabile, una volta esplosa “la polemica” l’ulteriore provocazione escogitata dal direttore del giornalaccio Libero. Maurizio Belpietro, infatti, si presenterà a sponsorizzare l’iniziativa.

 Ma alla manifestazione avevano aderito anche esponenti di Forza Italia, Lega e Scelta civica, a riprova della contiguità palese di grandi fette del centrodestra e non solo (“Scelta civica”, infatti, era nata come formazione di Mario Monti interna all’alleanza di centrosinistra).

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Ore 15. Il prefetto di Milano ha revocato a CasaPound il permesso di svolgere il suo raduno nazionale da oggi al 13 settembre a Castano Primo. L’annuncio è arrivato dal sindaco del piccolo centro: “Siamo contenti. Metteremo in atto tutti gli interventi concordati dalla Prefettura per eliminare l’abuso dei militanti che hanno occupato la tensostruttura”.
In linea teorica, ora ci dovrebbe essere uno sgombero dell’occupazione da parte della polizia e una denuncia inviata a tutti e 300 gli occupanti. Si accettano scommesse….

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