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Bologna. Città blindata per la contestazione al ministro Poletti

La Questura di Bologna ha preferito bloccare Strada Maggiore piuttosto che permettere una sacrosanta manifestazione di protesta contro il Ministro Poletti. Abbiamo trovato uno schieramento imponente di polizia che conferma il clima repressivo che stiamo vivendo nella città di Bologna.

A poche ore dallo scandaloso sgombero dell’occupazione della ex Telecom ritroviamo la stessa arroganza della Questura di Bologna che ha impedito fin dall’inizio di avvicinarsi alla sede della Confcommercio dove si svolgeva il convegno di celebrazione del Jobs Act.

L’iniziativa che abbiamo promosso non è solo sulle politiche del lavoro portate avanti dal ministro della Legacoop: si tratta di contestare ed opporsi all’intreccio di potere politico ed economico che caratterizza il sistema PD.

Non serve scomodare le fequentazioni del ministro in Mafia Capitale, le stesse vicende giudiziarie che coinvolgono i vertici di Legacoop di Bologna e le grandi cooperative del territorio sono ormai sotto gli occhi di tutti a prescindere da come andranno avanti le inchieste.

Di fronte alla determinazione degli apparati di Governo e del padronato di andare fino in fondo per imporre i loro interessi è ancora tutta da costruire un opposizione politica e sociale unitaria che sappia rompere con i propri limiti vertenziali e particolari. La stessa assenza dei sindacati ne è la dimostrazione.

Nei prossimi giorni ci ritroveremo insieme alle altre realtà di lotta per rivendicare il diritto alla resistenza e di opporsi a questo Governo e ai fantocci della finta opposizione leghista.

Ross@ Bologna

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