Bologna si prepara alla calata fascio leghista di Salvini, alla quale parteciperà anche la destra di Berlusconi (ma forse non “Lui” in persona) e di Storace questa domenica, 8 novembre.
In città ne parlano tutti, e il calendario degli eventi in preparazione di questa data è fitto e plurale. Sono state organizzati diversi incontri nelle aule universitarie sul fenomeno Lega e sul razzismo di classe, ma anche incontri pubblici e manifestazioni cittadine, per evidenziare come l’antifascismo non sia solo una retorica, ma una scelta di parte.
Inizia Wag 61 con una trilogia di eventi attorno al tema delle migrazioni e dei muri costruiti dagli Stati per sbarrare la strada a chi fugge dalla disperazione. Iniziata lo scorso 30 ottobre, la rassegna di mostre fotografiche, letture, dibattiti e cene popolari proseguiranno domani e venerdì dal titolo “Break the wall”, e vedranno la partecipazione di Resistenze in Cirenaica, Zeroincondotta, Wu Ming, Kai Zen / Buthan Clan, Salute dietro le sbarre, Arte Migrante, Sim Xm24, Partigiani della scuola pubblica.
Oggi, la campagna “Libertà di Dimora” proporrà alle 17.00 un assemblea a Scienze Politiche dal titolo “Trasformazioni della Lega e razzismo di classe”, mentre la campagna Noi Restiamo, alle 18.00, al Terzopiano di via Irnerio, inviterà la Carovana delle Periferie (Roma) e Askavusa (Lampedusa) a parlare di Periferie metropolitane e periferie d’Europa, su come contrastare realmente la “resistibile ascesa” che la propaganda reazionaria di vecchi e nuovi fascismi sta avendo anche in settori di classe “nostri”, sempre più impauriti e lasciati a se stessi dal vuoto di un ceto politico di sinistra andato al macero.
Domani il CUA (Collettivo Universitario Autonomo) organizzerà a partire dalle 19, una parade antirazzista e un concerto in via Zamboni, mentre venerdì 6 novembre ci sarà una biciclettata contro le ruspe.
Nella serata di venerdì, Contropiano.org con la Campagna Noi Restiamo, accoglierà al Terzopiano di via Irnerio chiunque vorrà preparasi alla giornata di domenica con la pancia piena, con una grande polentata “anti-salvini”.
Ma non finisce qui. Sabato, anche l’Anpi scenderà in piazza, con un cordone per proteggere simbolicamente il Sacrario dei Partigiani che il 7 novembre del 1944, a Porta Lame, attaccarono i nazi-fascisti, tenendo in scacco per diverse ore il nemico. Nel pomeriggio a partire dalle 14, in via dello Scalo, si terrà infine un’assemblea pubblica assieme a tutte le realtà che hanno aderito all’appello “Contro la Lega Nord, costruiamo lo spezzone nazionale per l’alternativa all’austerity e all’eurofascismo”.
Questo appello, costruito assieme a Rossa, Rete dei Comunisti, Militant, Fronte Popolare, Noi Saremo Tutto, Collettivo Putilov e altri aderenti, promuoverà una manifestazione popolare ampia, che possa portare in piazza tutti quei pezzi sociali e politici, sindacati di base, movimenti di lotta per la casa e dei lavoratori, che giorno dopo giorno costruiscono opposizione, resistenza e reti di solidarietà; un’opposizione che sia in grado di andare oltre la quotidianità delle vertenze e collegandosi con parole d’ordine politiche generali chiare.
“La partita che Renzi e Salvini si stanno giocando va ben oltre il piano delle amministrazioni territoriali. Al di là degli spot e delle dichiarazioni pubbliche, entrambi sono infatti funzionali alla gestione della crisi per conto e negli interessi di quelli che la crisi l’hanno generata, sia sul piano nazionale, che sul piano continentale”.
La manifestazione vera e propria, infine, ci sarà domenica, con due concentramenti sul Ponte Stalingrado e su Piazza XX settembre, alle ore 10.00. Sarà una grande giornata di mobilitazione, in cui Bologna, nelle sue varie forme e colori, farà sentire chiaro e forte che le destre, i razzismi e lo sfruttamento contro gli interessi di classe non solo non sono graditi a questa città, ma sono respinti e rispediti al mittente.
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