Ventisette sfratti da fare in un solo giorno e in un solo quartiere, quello di Castelverde. E’ l’ennesima ignominia dello scandalo dei Piani di Zona che si abbatte su un numero crescente di cittadini romani: altri 27 sfratti, con richiesta di intervento della forza pubblica, sono stati infatti annunciati per mercoledì 20 aprile nella zona di Castelverde. Ad essere colpite sono altrettante famiglie cadute nella trappola dei Piani di Zona, acquistando la casa al prezzo massimo di cessione che con il passare del tempo è stato fatto lievitare a più del doppio, in violazione della stessa legge che regola questo importante intervento pubblico di edilizia agevolata in base alla famosa legge 167 nata proprio per costruire – con soldi pubblici – alloggi destinati elle fasce sociali meno abbienti. Alle 27 famiglie sotto sfratto, che hanno già pagato alla società costruttrice l’intero prezzo dell’alloggio, sono state consegnate case senza abitabilità, senza servizi e senza allaccio in fogna. Guarda il video: https://www.youtube.com/watch?v=NNAu9b8tJl0
Nel caso in esame, per poter realizzare questi immobili la Società costruttrice CEE S.r.l. ha stipulato un contratto di mutuo con la Unipol Banca S.p.A., violando le norme previste con riferimento al mutuo agevolato regolato dal legislatore e relativo ai mutui accesi per la costruzione di immobili in regime di edilizia convenzionata. A causa dell’inadempienza della società costruttrice nel pagamento delle rate del mutuo, ed a causa della successiva procedura di fallimento intentata dalla Banca ai danni della CEE S.r.l., gli immobili in oggetto sono stati pignorati. Così, nonostante abbiano già versato ingenti somme per l’acquisto della proprietà degli appartamenti in cui vivono, queste 27 famiglie si vedono ora costrette dall’autorità a rilasciare gli immobili. Guarda il video: https://www.youtube.com/watch?v=wFl_dKLqasY
Ma torniamo a spiegare cosa sono i “Piani di zona” nei quali sono andate a vivere migliaia di famiglie romane. Il settimanale della Rai Presa Diretta diretto da Riccardo Iacona, da se ne è occupato in un suo recente servizio. Guarda il video: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-829fa580-734f-4e50-9233-e288a0d2e98f.html#p=
Funziona così. Il Comune individua un’area, mette a bando l’appalto per la costruzione di nuove abitazioni. Il progetto prescelto determina l’esproprio del terreno. A quel punto la Regione finanzia, a fondo perduto, in media al 50 per cento, il costo dell’opera. La cooperativa edilizia, o l’impresa che si aggiudica il cantiere, è obbligata a presentare un piano finanziario nel quale devono essere evidenziati i costi, compresi quelli delle opere di urbanizzazione primaria. Ma nessuno ha mai presentato i piani finanziari al Comune di Roma, che avrebbe dovuto esercitare il controllo. Quasi nessun costruttore ha depennato dai costi il finanziamento a fondo perduto della Regione. L’assenza di controlli ha permesso a cooperative e imprese di imporre affitti o prezzi di vendita “di mercato” cioè gonfiati rispetto a quelli che per legge avrebbero dovuto praticare.
La Regione Lazio e il Comune di Roma, che hanno l’obbligo di controllare tutto il meccanismo, hanno chiuso un occhio e di fronte al raddoppio di affitti o prezzo di vendita molte famiglie non hanno potuto pagare facendo scattare gli sfratti. Il 15 marzo è toccato alla signora Bruna esser sfrattata dalla sua casa in via sant’Ilario dello Ionio alla Borghesiana. Decine di poliziotti hanno travolto il picchetto antisfratto facendo irruzione dell’appartamento e buttando fuori Bruna e la sua famiglia. Guarda il video: https://www.youtube.com/watch?v=-Mi4tXqA0FA.
Prima la Giunta Marino, poi il commissario Tronca e la Giunta Zingaretti, nonostante le ripetute denunce da parte degli inquilini e dell’Asia Usb, non hanno svolto nessun ruolo di controllo o di intervento per mettere fine alla truffa e agli sfratti e si sono resi complici di un sistema d’illegalità diffusa che copre questa grande speculazione ai danni della collettività.
L’AS.I.A./USB e la Carovana delle Periferie annunciano che saranno a fianco degli inquilini dei Piani di Zona truffati da società e cooperative ed hanno lanciato un appello a tutte le realtà sociali, alle forze democratiche e ai cittadini del quadrante sud-est della città a presidiare mercoledi 20 aprile dalle 7.00 del mattino le palazzine di Castelverde in via Madre Teresa Napoli angolo via delle Cerquete 180. Roma è già la capitale degli sfratti, un record che riempie di vergogna chi l’ha amministrata e di insicurezza e drammi migliaia di famiglie. Contro “Sfrattopoli”, un caso che richiederebbe interventi legislativi, giudiziari e politici pesanti, serve dare un segnale forte di resistenza.
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daniele galassi
Link corretto: invitiamo a sottoscrivere un’importante petizione online da consegnare al Prefetto di Roma Franco Gabrielli. Anche grazie alla tua adesione possiamo fermare temporaneamente gli sfratti nei Piani di zona in attesa dell’insediamento del futuro Sindaco di Roma. Puoi trovare ulteriori informazioni direttamente nella pagina della petizione.
Per aderire bastano due minuti! Ti preghiamo di condividere anche con i tuoi conoscenti.
Link alla petizione: https://www.change.org/p/prefetto-di-roma-stop-sfratti-nei-piani-di-zona-il-prefetto-gabrielli-intervenga