E’ difficile considerare Maria Elena Boschi una soggettività politica indipendente. Sarà perché sorride sempre, anche quando dice cose di cui ci si dovrebbe normalmente vergognare; sarà perché fa finta di aver scritto lei stessa una “riforma costituzionale” pur essendo una laureata in diritto commerciale (quindi probabilmente non ha neanche sostenuto il relativo esame); sarà per quella voce atona che mi ricorda qualcosa di sgradevole…
Insomma, un ministro di cui non è necessario darsi la pena di criticare, perché non si vede la materia per farlo…
Poi, però, se ne esce con una provocazione fetida, così riportata dall’Ansa, che illumina sugli argomenti che il governo in carica userà durante la campagna elettorale per il referendum:
“Sappiamo che parte della sinistra non voterà le riforme costituzionali e si porranno sullo stesso piano di Casa Pound e noi con Casa Pound non votiamo”. Lo ha detto a Desenzano del Garda il ministro Boschi. “Dobbiamo sfidare punto su punto le opposizioni – ha aggiunto – C’è la seconda parte della Costituzione che va rivista per andare a riempire pagine rimaste bianche”. Per Boschi poi “spesso le opposizioni tentano di spostare la discussione su altri argomenti e lanciano fango”.
Sì, va bene, il cronista ha sprecato un sacco di “poi”, nel tentativo di enumerare frasi apparentemente prive di nesso logico, ma qualcosa si capisce lo stesso: “Sappiamo che parte della sinistra non voterà le riforme costituzionali e si porranno sullo stesso piano di Casa Pound e noi con Casa Pound non votiamo“.
Il tentativo è becero, ma scoperto: siccome ci sono anche (alcun)i fascisti fra quelli che dicono – dicono – di voler votare “no” ad ottobre, ecco che tutti quelli che voteranno “no” sono grosso modo della stessa pasta… Volendo restare a suo livello, sotterraneo, si potrebbe rispondere che lei non solo voterà, ma ha concordato parti di una controriforma della Costituziona nata dalla Resistenza con numerosi parlamentari di destra, piduisti, pitreisti (Verdini è un recordman in fatto di logge massoniche…) e sicuramente con un parlamentare – Vincenzo D’Anna, verdiniano, del gruppo Ala – che non fa mistero di nutrire nostalgie per il Ventennio.
Ma la signorina non sa contenersi e dunque aggiunge: “spesso le opposizioni tentano di spostare la discussione su altri argomenti e lanciano fango“. Appunto… Un apparente ministro che ha appena accomunato a Casapound tutto l’arco delle opposizioni alla controriforma cosa fa? Lancia mazzi di fiori e argomenti giuridici inoppugnabili? E un governo che trasforma un referendum in un plebiscito su se stesso, cosa fa, sta tenedo fermo l’argomento “riforma”?
Mi rendo conto che è del tutto inutile discutere con certa gente. A forza di pensarci, in effetti, mi è venuto in mente a chi somiglia la voce della Boschi quando dichiara qualcosa: a quella del tom-tom…
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