Ieri in diverse città italiane le organizzazioni sociali, sindacali e politiche che promuovono la Piattaforma Sociale Eurostop hanno organizzato momenti di mobilitazione contro la gabbia dell’Unione Europea e di solidarietà nei confronti della lotta dei lavoratori e delle lavoratrici francesi contro la Loi Travail imposta dal governo socialista.
Mentre a Parigi ed in altre città francesi scendevano in piazza circa un milione e trecentomila persone – lavoratori, disoccupati, studenti e pensionati – da Milano a Bologna, da Pisa a Firenze a Roma si tenevano iniziative di sostegno ad una lotta che ha una rilevanza continentale.
“Da molte settimane lavoratori, giovani, popolo francesi sono in lotta contro la legge voluta dal governo Hollande, sotto dettatura della Unione Europea, che distrugge il contratto nazionale, liberalizza i licenziamenti, peggiora il salario e le condizioni di lavoro. Quel grande fronte di lotta, che vede assieme organizzazioni sindacali movimenti, operai, studenti, precari, oggi parla a tutta l’Europa e suona la campana della ribellione alle politiche liberiste di distruzione dei diritti sociali e del lavoro, che sono la sostanza della Unione Europea” scriveva nei giorni scorsi la Piattaforma Sociale Eurostop chiamando alla mobilitazione. “In Italia quelle politiche sono ora realizzate dal Jobsact e dalla controriforma costituzionale del governo Renzi. La lotta del popolo francese parla prima di tutto a noi e chiede conto prima di tutto della passività e della complicità dei grandi sindacati confederali, ma anche dei limiti dei nostri movimenti e del più tradizionale mondo della sinistra. La Piattaforma sociale Eurostop ritiene che tutte le forze disposte a lottare contro le politiche di austerità e competitività liberista debbano oggi mobilitarsi a sostegno della lotta in Francia”.
Milano
Nel capoluogo lombardo alcune decine di manifestanti hanno deciso di sanzionare gli interessi francesi. Dopo un primo presidio in Piazzale Loreto realizzato a partire dalle 14.30 dai militanti sindacali e politici ai quali si sono aggiunti precari e attivisti di alcuni centri sociali, i manifestanti hanno deciso di spostarsi alla Stazione Garibaldi dove hanno occupato un binario e così impedito la partenza del TGV Milano-Parigi. Per circa un’ora il blocco è stato mantenuto da una cinquantina di manifestanti, nonostante le ripetute minacce di sgombero da parte delle forze dell’ordine. Da registrare invece una certa solidarietà, o quantomeno tolleranza, da parte dei passeggeri del treno ad alta velocità. Poco prima delle cinque il blocco è stato tolto e i manifestanti si sono trasferiti a via Magenta, improvvisando un altro presidio sotto gli uffici del Centro Culturale Francese.
Bologna
Anche Bologna é scesa in piazza per esprimere la propria solidarietà nei confronti dei lavoratori francesi in lotta contro la loi travail, una legge che come il jobs act italiano sta condannando milioni di persone al precariato e alla totale assenza di diritti. Durante la mattinata i lavoratori del Si Cobas hanno bloccato l’interporto, mentre gli attivisti della Campagna Noi Restiamo hanno appeso uno striscione di denuncia e solidarietà di fronte alla sede del Consolato francese. Nel pomeriggio, gli attivisti delle varie sigle aderenti alla Piattaforma Eurostop hanno realizzato un lungo volantinaggio tra i pendolari davanti alla stazione centrale di Bologna, esponendo uno striscione che poi è stato esposto dalla scalinata della Montagnola con scritto “contro l’Unione Europea e il Jobs Cct, solidarietà ai lavoratori francesi in lotta contro la loi travail”. In serata un corteo partito dalla sede del Vag ha sfilato per le vie della città passando anche sotto le sedi di Cgil e Cisl e puntando così il dito su questi due sindacati complici dei governi che hanno svenduto i lavoratori al Jobs act renziano.
Toscana
A Firenze a partire dalle 18 gli attivisti dei sindacati di base, di alcuni centri sociali e di varie organizzazioni della sinistra anticapitalista hanno realizzato un presidio in Piazza Ognissanti, a pochi passi dalla sede del consolato francese, che poi si è trasformato in un corteo composto da circa duecento persone. La manifestazione ha raggiunto la sede locale di Confindustria sfilando dietro uno striscione che recitava: “Contro Jobs Act e Loi Travail in Italia come in Francia solidarietà. Rilanciare la lotta”.
A Pisa Eurostop e il comitato per il No al Referendum Costituzionale nel pomeriggio di ieri hanno realizzato un presidio ed un volantinaggio di solidarietà con i lavoratori francesi davanti alla sede della Mensa Universitaria.
Roma
A Roma una cinquantina di attivisti aderenti alla Piattaforma Sociale Eurostop – Unione Sindacale di Base, Rete dei Comunisti, Noi Restiamo, Partito Comunista d’Italia, Federazione Giovanile Comunista Italiana ed altri – hanno manifestato dalle 16 alle 18 in piazza Campo de’ Fiori, denunciando davanti all’ambasciata di Francia situata nella contigua Piazza Farnese quanto l’imposizione del governo socialista di Parigi risponda alle esigenze delle classi dirigenti dell’Unione Europea nei confronti della quale i manifestanti hanno invocato la rottura. “Con la lotta dei lavoratori francesi per rompere l’Unione Europea – Loi Travail non merci” recitava infatti uno degli striscioni esposti durante l’iniziativa.
Durante la manifestazione gli intervenuti hanno più volte denunciato l’atteggiamento supino dei sindacati confederali italiani di fronte ai durissimi attacchi al mondo del lavoro e ai diritti sociali proveniente dai governi italiani e da Bruxelles, un atteggiamento collaborazionista che stride assai con la dura lotta condotta ormai da più di tre mesi da parte della quasi totalità delle organizzazioni dei lavoratori d’oltralpe.
Dalle 18 in poi sempre in Campo de’ Fiori si è tenuto un altro presidio convocato da varie sigle del sindacalismo di base e della sinistra radicale.
Luca Fiore
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