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Napoli. Primo consiglio comunale dopo le elezioni. L’anomalia va a verifica

Si è svolto oggi il primo consiglio comunale dopo le elezioni che hanno riconfermato sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Per il debutto consiliare viene scelta come location il Maschio Angioino al posto della sala in via Verdi solitamente deputata ad ospitarlo. Fuori però quasi un migliaio di persone. Sono quelli di Massa Critica, l’assembramento che riunisce la gran parte dei centri sociali cittadini che , come promesso, vogliono fare da stimolo e pungolo per decisioni consiliari quanto più in sintonia con i bisogni della popolazione. #decidelacittà è l’hashtag rivendicativo. Insieme a loro i disoccupati di Bagnoli, il gruppo storico dei precari del Progetto Bros e gli inquilini occupanti di Magnammece ‘o pesone. Una folla eterogenea a cui viene immediatamente contrapposto un nutrito cordone di polizia. Poca tensione in realtà. Tante urla e slogan ad accompagnare l’ingresso dei neo consiglieri. Tra loro anche Eleonora De Majo , la giovane militante del centro sociale Insurgencia, eletta con più di duemila preferenze. Entra scortatissima anche Mara Carfagna , la più votata dell’intero consiglio comunale . Non c’è invece Lettieri. Ci dicono che sia assente giustificato.

I ragazzi vorrebbero entrare tutti per trasformare il consiglio comunale in un’assemblea popolare ma non è possibile. Si tratta. Si decide per una delegazione di 5 persone in rappresentanza delle varie vertenze. Le più importanti quelle riguardanti casa e lavoro. Entra intanto il sindaco e i disoccupati bagnolesi gli urlano di mantenere le promesse ora che è stato rieletto. Si riferiscono all’impegno preso dall’amministrazione di attivarsi per organizzare un tavolo interistituzionale tra comune e regione per la questione lavoro.

Il sole picchia veramente forte dopo essere stato latitante per un paio di giorni e i manifestanti , nell’attendere i compagni ricevuti in consiglio, sciamano verso i giardinetti riparandosi sotto gli alberi.

Dentro il sindaco ribadisce di volere fare di Napoli una città vicina agli ultimi, parla ancora di autogoverno,  autogestione, democrazia popolare e potere al popolo. Si rivolge ancora al premier Renzi ricordandogli che sul commissariamento di Bagnoli non farà nessun passo indietro.

La delegazione dei movimenti invece ottiene un incontro ufficiale mercoledi pomeriggio a Palazzo San Giacomo con il sindaco, l’assessore al lavoro Panini e quello al patrimonio Piscopo.

Sicuramente un buon risultato che testimonia della forza dei movimenti napoletani e la disponibilità di questa amministrazione all’ascolto delle istanze popolari.

Insomma l’anomalia napoletana è pronta a ripartire.

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