Come ampiamente prevedibile anche la tappa napoletana di Matteo Renzi è stata costellata dal solita scarica di manganellate contro gli attivisti che protestavano.
L’abituale varo di una zona rossa a ridosso del luogo dove il Matteo nazionale era atteso (in questo caso l’area attigua il teatro San Carlo) ma, soprattutto, da un parossistico dispositivo autoritario – dai toni dei giornali cittadini allo stato d’assedio di buona parte del centro cittadino – il quale costituisce lo scenario normale in cui Renzi, in ogni parte d’Italia, esibisce i suoi monologhi affabulatori sulle mirabolanti virtù della sua azione di governo.
Bene, quindi, hanno fatto gli attivisti napoletani che a poche ore dall’annuncio della ennesima calata di Renzi a Napoli hanno organizzato presidi e momenti di contestazione a ridosso della zona circoscritta, militarizzata e negata alla normale fruizione pubblica.
In tale contesto – ed è questa un'altra costante della situazione napoletana – ancora una volta si è distinto il ruolo di esplicita provocazione del Vice questore, Maurizio Fiorilli, il quale non ha perso l’occasione, come avviene da anni, di provocare, insultare e minacciare singoli compagni al solo scopo di determinare una immotivata tensione utile esclusivamente all’ulteriore repressione e criminalizzazione di chi si trova in piazza a manifestare.
Contro questo oggettivo elemento di provocazione, contro questo vulnus democratico, nella mattinata di martedì 13 settembre, alle ore 11, sotto la Questura di Napoli, si terrà una Conferenza Stampa dove verranno presentate testimonianze su questa autoritaria condizione che, da tempo, si registra nella gestione dell’ordine pubblico nella città partenopea.
A questo proposito pubblichiamo il comunicato di Massa Critica:
COMUNICATO STAMPA: Corteo Anti/Renzi
Il presidente del consiglio Renzi è sopraggiunto a Napoli per assistere ad un'opera di Kauffman al San Carlo. Centinaia di abitanti di questa città sono arrivati fin sotto la zona del teatro napoletano per contestare la sua presenza per il commissariamento di Bagnoli, il Jobs Act, lo Sblocca/Italia, la buona scuola e la sua riforma costituzionale, ma un imponente dispiegamento delle forze dell'ordine, circa dieci reparti e centinaia di uomini, hanno iniziato a rastrellare la zona con dei metodi molto discutibili: spintoni, percosse, manganellate e perfino minacce di morte da parte di dirigenti e uomini delle forze dell'ordine ai manifestanti.
Il vicequestore Fiorillo ha addirittura minacciato di "sparare in testa" a due manifestanti presenti al corteo.
Il vicequestore Fiorillo già protagonista nella gestione della vergognosa mattanza di Genova 2001, oggi ripropone, da alcuni anni nella piazza napoletana, discutibili modalità di gestione dell'ordine pubblico.
Metodi da dittatura cilena che non accettiamo.
Per questo annunciamo per domani mattina alle ore 11.00 sotto la questura centrale di Napoli una conferenza stampa per narrare bene i fatti citati.
La manifestazione inoltre ha annunciato la manifestazione bagnolese chiamata livello nazionale per la revoca del commissariamento per il 23 settembre sotto palazzo Chigi.
Link video: https://twitter.com/localteamtv/status/775386859224596480
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La nota del sindaco Luigi De Magistris, precedente alle cariche della polizia, in cui rifiuta di incontrare – in quelle condizioni – Renzi:
Il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, in relazione alla notizia della disponibilità del Presidente Renzi ad un incontro stasera prima dell'evento di Kaufmann al San Carlo, fa sapere di essere lieto di questa intenzione ma che non può accettare, tenuto conto della presenza al tavolo in delegazione del Commissario su Bagnoli. " Non si comprendono le ragioni per le quali un incontro istituzionale più volte richiesto debba necessariamente avvenire, a pochi minuti dal concerto, alla presenza irrinunciabile del Commissario su Bagnoli ". Questa è la dichiarazione del Sindaco Luigi de Magistris.
Ieri il Teatro San Carlo era circondato da centinaia di donne e uomini delle forze dell'ordine per la presenza del Presidente del Consiglio. Questa è l'immagine costante che accompagna il premier nei suoi spostamenti pubblici. Mai vista tanta contestazione sociale così diffusa in tutto il Paese nei confronti di un premier. Utilizzo di migliaia di persone delle forze dell'ordine ogni settimana. Ieri Renzi in teatro era anche marcato stretto ed accompagnato, potremmo dire scortato, dal Commissario su Bagnoli Salvo Nastasi che non lo mollava un attimo ed aveva molta cura e premura nel presentargli tante autorevoli personalità. Un gran cerimoniere senza dubbio.
In tutto questo scenario ieri anche una Consigliera Comunale, Eleonora De Majo, in Galleria Umberto è stata colpita negli scontri tra attivisti sociali – che contestavano duramente Renzi – e le forze dell'ordine. Sono immagini che non ci piacciono. Napoli ogni giorno nel conflitto sociale individua mediazioni apprezzabili con il contributo di tutti.
Quando c'è il premier tutto cambia. Pezzi di città vengono militarmente occupati. A Napoli il livello di cooperazione istituzionale è di alto livello. Ed abbiamo grandissimo apprezzamento per le donne e gli uomini delle forze dell'ordine che ogni giorno operano in una città complicatissima in condizioni difficili anche con carenza di mezzi e personale. Centri sociali e movimenti sono per noi elemento costituivo del riscatto della nostra città. La non violenza e la declinazione pacifista è la strada che la città ha preso senza esitazione. La repressione constatiamo è molto dura quando Renzi si muove. Il dissenso politico, istituzionale e sociale che il premier non tollera, non può essere represso con eccesso di durezza. In questo momento esprimiamo solidarietà ai feriti ed in particolare alla Consigliera De Majo.
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