Sul sito bastaunsi.it, organo ufficiale renziano per la promozione del SI al referendum costituzionale le analogie tra la riforma di oggi e quella del 2011 targata PdL.
La riforma costituzionale è molto diversa da quella del PdL diceva l’altro giorno in televisione Renzi. Anzi no è molto simile, dice il suo sito di propaganda bastaunsi.it: “I punti in comune tra riforma costituzionale e programma del Pdl 2013” è il titolo di uno degli ultimi articoli inseriti.
Se è così che pensa di andare a conquistare i voti a destra, come apertamente dichiarato qualche tempo fa, forse dovrebbe dare un’occhiata a quanti potrebbe perderne a sinistra, visto che tre anni fa il PD era decisamente compatto a contrastare lo stravolgimento della Costituzione voluto da Berlusconi.
Oltre ai voti “di sinistra” che potrebbe perdere, sicuramente quello che Renzi ha smarrito è una sorta di coerenza propagandista (o narrativa, direbbe qualcuno): un giorno bisogna votare SI per recepire più velocemente le leggi europee, il giorno dopo invece per avere più potere in Europa e contrastarle meglio; un giorno il ponte sullo stretto di Messina è un’opera strategica, il giorno dopo non più; un giorno giorno impegna il governo a proporre la modifica della legge elettorale, il giorno dopo la direzione del PD dice che non lo farà; un giorno la riforma Costituzionale è molto diversa da quella di Berlusconi, il giorno dopo è molto simile.
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