Stamattina al tribunale di Torino si è svolto il processo per direttissima contro Nicoletta Dosio, storica attivista del Movimento No Tav. Nell'udienza è stato convalidato l'arresto di Nicoletta Dosio, fermata due giorni fa davanti al Tribunale di Torino dove partecipava a una manifestazione nonostante fosse ai domiciliari. Il prossimo 23 novembre sarà nuovamente processata per evasione e i suoi avvocati, Emanuele D'Amico e Valentina Colletta, hanno anticipato che chiederanno il processo con rito ordinario. Nel corso della giornata Nicoletta Dosio, insegnante in pensione di 70 anni, rientrerà in val Susa dove è prevista una accoglienza solidale degli attivisti No tav. Nicoletta ha ribadito che continuerà a rifiutare obblighi e imposizioni dei giudici.
Questa mattina Nicoletta era stata prelevata dalla Digos per assistere al processo per direttissima in merito all’evasione. In tribunale si è svolto un teatrino che verrá ricordato come un segno inequivocabile di stanchezza, non da parte di Nicoletta e di chi sta al suo fianco, ma da parte della procura che davanti agli avvocato difensori riesce solo a proporre di spostare i domiciliari al luogo della sua evasione: l’Osteria La Credenza di Bussoleno. Il giudice dopo parecchi minuti di imbarazzo ha potuto soltanto invece ribadire la musura precedente, quindi gli arresti domiciliari in casa sua in attesa del processo fissato per il 23 novembre. Un bel nulla di fatto e una udienza ridicola, per un tentativo di agevolare una situazione, quella dell’evasione, portandola a una dimensione meno impegnativa per la questura che arranca dietro a una ribellione di una forza dirompente. Nel frattempo a Bussoleno continua ad accorrere la gente in attesa del suo imminente ricollocamento coatto. Questa sera ci si troverá in Credenza per le ore 20, a seguire la presentazione del nuovo libro dei Wu Ming “Un viaggioche non promettiamo breve, 25 anni di lotta No Tav”. Una serata che si prevede molto affollata, partecipiamo numerosi. Avanti No Tav!
A Nicoletta la totale e incondizionata solidarietà da parte della redazione di Contropiano
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