Per dire basta con i governi delle banche, della precarietà e dei manganelli. Venerdi 10 novembre sarà sciopero generale, sabato 11 novembre una manifestazione nazionale a Roma
Mentre i governanti italiani ed europei annunciano trionfanti la ripresa, dilagano la precarietà, lo sfruttamento e la povertà
Mentre i governanti italiani ed europei ci dicono che non ci sono soldi per le pensioni, la sanità, la scuola, i contratti di lavoro; alle banche, alle multinazionali, ai ricchi vengono donati miliardi e miliardi di danaro pubblico.
Mentre i governanti italiani ed europei parlano di diritti e libertà, i principali diritti sociali affermati dalla nostra Costituzione vengono stracciati.
Mentre I governanti italiani ed europei parlano di democrazia, chiunque contesti o non accetti il loro ordine viene colpito da leggi e misure antisciopero e di polizia sempre più autoritarie.
Mentre parlano di accoglienza, i governanti italiani ed europei e finanziano schiavisti e tagliagole perché fermino i migranti nel deserto. E con le politiche discriminanti e securitarie alimentano razzismo, xenofobia, guerre tra poveri che distolgono dalle vere cause e dal potere sfruttatore.
Mentre i governanti italiani ed europei parlano di pace, aumentano le spese e gli interventi militari e si prepara un esercito europeo di guerra.
I GOVERNANTI ITALIANI ED EUROPEI NASCONDONO LE LORO POLITICHE DI AUSTERITÀ E GUERRA DIETRO UNA MONTAGNA DI FALSE NOTIZIE, PER ROMPERE LA BOLLA DI BUGIE NELLA QUALE VOGLIONO FARCI VIVERE.
BISOGNA PORTARE NELLE STRADE LA VERITÀ!
Il 10 novembre le lavoratici ed i lavoratori sciopereranno per il posto di lavoro, i contratti, i diritti. Noi siamo e saremo con loro nello sciopero e il giorno successivo, l’11 novembre, a Roma in una grande manifestazione nazionale per dire NO alle ingiustizie che ci colpiscono e alle falsità che le coprono e per:
– L’abolizione completa delle 4 leggi infami: Jobsact, legge Fornero, Buona scuola, leggi di polizia Minniti Orlando.
– Per il lavoro dignitoso con contratti veri, contro le paghe di fame, il supersfruttamento, la schiavitù.
– Per nazionalizzare banche e settori produttivi strategici, per l’intervento pubblico nella economia e per il rifiuto di tutti i vincoli di bilancio imposti dalla Unione Europea. Per la disdetta immediata del trattato CETA. Lavoro e reddito per tutte e tutti.
– Per il rilancio delle stato sociale, della sanità, della scuola, delle pensioni pubbliche. Per dare la casa a chi non ce l’ha.
– Per il taglio immediato delle spese militari e il ritiro delle truppe all’estero.
– Per un piano straordinario di lotta alla povertà finanziato dai ricchi, dalle banche e dalle multinazionali, che fermi le guerre tra poveri e garantisca diritti e dignità a tutti, nativi e migranti.
– Per la solidarietà e l’eguaglianza contro la violenza di sesso, il razzismo, l’oppressione di classe.
PER APPLICARE QUELLA COSTITUZIONE CHE UN ANNO FA ABBIAMO DIFESO E CHE I GOVERNI E LE POLITICHE DELL’ UNIONE EUROPEA STANNO DISTRUGGENDO.
SABATO 11 NOVEMBRE TUTTE E TUTTI IN CORTEO A ROMA.
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pierluigi
Mi pare grave non chiedere l’abolizione del pareggio di bilancio