Con l’accusa di corruzione relativa al progetto sul nuovo Stadio per la Roma a Tor di Valle, nove persone sono state arrestate questa mattina (per 6 indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per 3 gli arresti domiciliari) nell’ambito dell’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, denominata “Rinascimento”. L’indagine concerne un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive e di una serie indeterminata di delitti contro la Pubblica Amministrazione, nell’ambito delle procedure connesse alla realizzazione del nuovo stadio per la A.S.Roma calcio (la proprietà infatti non sarà del club ma di privati).
Le misure cautelari disposte dal gip riguardano anche il rampante costruttore Luca Parnasi, il presidente dell’Acea Luca Lanzalone e un alto esponente del Consiglio regionale del Lazio (il vice presidente del consiglio Adriano Palozzi di Forza Italia), l’ex assessore regionale Michele Civita (Pd). Le relazioni di Parnasi con gli ambienti delle amministrazioni locali di Roma e del Lazio sono note.
E’ il palazzinaro che più ha guadagnato in termini di cubature e affari negli ultimi anni nella Capitale. Suo è il grattacielo del Torrino acquistato dalla ex Provincia di Roma (ora Città Metropolitana) per deportarvi tutti gli uffici e i dipendenti. Sua l’impronta sulla cementificazione di Tor di Valle con il pretesto del nuovo Stadio per la Roma come pagamento del debito accumulato verso Unicredit. Sue le concessioni edilizie ottenute grazie agli accordi in compensazione sul Parco di Tor Marancia (cubature avviate, parco ancora lettera morta).
Ma la vicenda coinvolge anche la giunta comunale della Raggi. Ieri con un post su Facebook la sindaca, avvertiva che “lo stadio di Tor di Valle si avvicina». Nel messaggio la sindaca ha fatto il punto sullo stato dei lavori e informava che “sono arrivate 31 osservazioni al progetto (lunedì a mezzanotte scadeva il tempo per presentare le osservazioni sulla variante al Piano regolatore) e già da martedì ci siamo messi al lavoro per rispondere nel merito. Non perdiamo tempo”. Proprio la capitolazione della giunta comunale M5S sullo Stadio per la Roma, era stata oggetto di un duro scontro interno al movimento e agli assessori comunali. Ci furono le dimissioni dell’urbanista Paolo Berdini da assessore e la crisi della giunta nell’Ottavo Municipio (dove si è votato domenica e il M5S è crollato). Ma si consumò anche la rottura frontale tra la nuova giunta comunale e i movimenti ambientalisti e del territorio. Infine, ma non per importanza, il M5S ai massimi livelli volle insediare Luca Lanzalone come uomo di fiducia al vertice dell’Acea.
Su questo vedi dall’archivio di Contropiano:
Gli affari di Parnasi e Unicredit sulla pelle della città
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