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No Tav. Un anno di carcere per una merenda?

Ieri per me e altri due co-imputati, il PM ha chiesto un pena di un anno di reclusione, mentre per altri 9 mesi e 6 mesi.

Non entrerò nei particolari processuali, in sostanza si tratta di una azione del movimento no-tav no-terzo valico, al Maglietto, nel marzo del 2014. Una delle tante iniziative per contrastare la TAV che hanno affiancato un costante lavoro di monitoraggio e contro-informazione.

Un corteo, dopo avere sfilato brevemente, ha “invaso” per circa un ora un terreno destinato ad essere usato per costruire gli alloggi di coloro che avrebbero lavorato nel Terzo Valico. Con le reti arancioni, unico segno tangibile oltre ai tagli operati nel bosco del “cantiere”, è stata composta la scritta: No TAV, un opera di land art che non è stata gradita dal Cociv e dagli agenti della Digos, che ci hanno regalato un book fotografico, ampio e dettagliato su questa iniziativa del movimento.

Negli anni successivi, le preoccupazioni che avevamo portato all’attenzione dell’opinione pubblica si sono dimostrate più che fondate: la presenza di amianto nei cantieri, un sistema di appalti che ha alimentato organizzatori criminali e prenditori nostrani, nessun impatto occupazionale rilevante per costruire una opera di cui addirittura l’attuale governo sta facendo un rapporto costi benefici.

Così lì dove c’era un terreno pubblico ora c’è suolo cementificato che assomiglia ad un “villaggio olimpico”.

Naturalmente il mio pensiero va ai tanti e tante no tav che stanno affrontando più impattanti manovre repressive. Dopo il crollo di Ponte Morandi, gli sciacalli si sono subito buttati per giustificare (mentre le macerie erano ancora fumanti e le ricerche ancora in corso) Gronda e TAV Terzo Valico.

Non ricordo se la merenda che facemmo insieme a tante famiglie che vivono in quel territorio fosse all’altezza, ma penso proprio di sì, so che l’abbiamo “consumata” in allegria in un luogo che dovrebbe essere usato dagli abitanti e non da un consorzio che costruisce una grande opera inutile.

Un grazie al lavoro dei nostri avvocati. Come si dice, in ogni caso nessun rimorso:

NO TAV FINO ALLA VITTORIA!

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