Il fatto nuovo e grave di quest’anno è che una sessantina di eletti a diverse cariche istituzionali, di orientamento fascio-leghista, hanno rivolto un appello al sindaco, al prefetto e al questore di Milano affinché si consenta un corteo promosso dai “Camerati”, sigla che raggruppa per l’occasione CasaPound, Forza Nuova e Lealtà e Azione.
I più noti di tali firmatari sono i “Fratelli d’Italia” Fabio Rampelli e Ignazio La Russa, rispettivamente, purtroppo, vice presidente di Camera e Senato, per continuare poi con Mario Borghezio, Daniela Santanché, l’assessore regionale De Corato e gli aficionados di Lealtà e Azione: Igor Iezzi, Jari Colla e Carlo Fidanza. Vale la pena di ricordare il forte legame che la Lega (di cui Iezzi e Colla fanno parte) ha a stretto a Milano con Lealtà e Azione, tanto che uno dei dirigenti di quest’ultimo gruppo è stato eletto consigliere di Municipio nelle liste leghiste. Tale appello ha ringalluzzito i “camerati”, che annunciano di voler comunque organizzare un corteo per le vie di Città Studi, il quartiere dove viveva Ramelli.
Inoltre, i giorni attorno al 25 aprile sono stati, a Milano, turbati da diverse provocazioni fasciste: atti vandalici a monumenti e lapidi oltre al lugubre “Saluto al Duce” inscenato nei pressi di Piazzale Loreto da tifosi delle curve calcistiche tanto amati da Salvini. Le manifestazioni per il 25 aprile sono state inoltre boicottate e sminuite da diverse amministrazioni leghiste e di destra della provincia.
Di fronte al rischio che la giornata del 29 aprile possa diventare quindi teatro di azioni squadriste dei “camerati”, gli antifascisti milanesi hanno deciso di mobilitarsi ancora una volta per prevenire qualunque provocazione e saranno in piazza rispondendo all’appello lanciato dal coordinamento “Milano Antifascista e Antirazzista, Meticcia e Solidale”. L’appuntamento è per le 18.30 in Piazzale Loreto, da cui partirà un corteo verso Viale Romagna e Piazzale Susa, nel quartiere dove i fascisti probabilmente tenteranno di sfilare.
Prima del corteo gli antifascisti si ritroveranno alle 17 in Via Giulio Uberti per ricordare il giovane operaio e artista comunista Gaetano Amoroso, ucciso a coltellate, in un agguato, la sera del 27 aprile 1976 da una squadraccia di otto fascisti capeggiata dal noto terrorista Gilberto Cavallini. Un episodio in cui furono aggrediti anche altri due giovani che, pur feriti, riuscirono a salvarsi e che viene ricordato ogni anno dagli antifascisti milanesi con un presidio e con la deposizione di una corona di fiori sul luogo dell’assassinio.
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