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Bologna. Il fascismo reale. Rischia il lavoro la donna fermata ad una manifestazione antifascista

In molti ricordano quella immagine e quel video. Dodici giorni fa a Bologna Forza Nuova intendeva tenere un comizio. Centinaia di manifestanti antifascisti hanno tentato di contestare l’adunata fascista ma si sono dovuti scontrare con il cordone della polizia che proteggeva i fascisti. Da lì, come la folle gestione dell’ordine pubblico a Bologna ci ha purtroppo dimostrato da anni, sono partite due cariche “lunghe” della polizia contro i manifestanti. Video e foto ritraggono una donna Giusi Rossi, che si è coraggiosamente posta di fronte ai poliziotti per rivendicare il suo diritto democratico di contestare, e avendo visto i giovani antifascisti più volte caricati dalla polizia, ha iniziato a urlare “Cosa fate?” e ponendosi a un palmo dai militari abbia detto: “Non ho vent’anni, non sono una studentessa, sono una di 55 anni, e i miei nonni e i miei genitori di fascisti sono morti…Voi da che parte state? Dovete stare dalla parte di chi vuole la libertà…Allora? Allora? Da che parte state?”.
Anche dal video non si vede e non si sente alcuna traccia di insulti ma si vede invece fin troppo bene come la polizia, afferrata la donna per il braccio se la tiri all’interno delle proprie file sbattendola per terra e provocandole tra l’altro una prognosi all’ospedale di 15 giorni.

Un abuso e una prova di forza del tutto inutile, gratuita e brutale contro una donna. Ma la rappresaglia dello Stato purtroppo non si è esaurita con quell’episodio oltraggioso.

La notizia resa nota da Il Resto Del Carlino è che adesso la donna è stata segnalata anche all’ufficio provvedimenti disciplinari del Comune di Casalecchio di Reno dove lavora come dipendente. “È questa la cosa assurda, io l’ho scoperto dai giornali. Non ho ricevuto alcuna telefonata, nessun avviso. Questa cosa è assurda. E ancora più assurdo è che la giunta di Casalecchio di Reno è guidata da un sindaco di sinistra, del Pd (Massimo Bosso ndr). Si sta attaccando una lavoratrice, un’antifascista, senza nessun motivo, perché io non ho insultato nessuno”” afferma la donna in una intervista.

Il video di quanto accaduto a Bologna

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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15 Commenti


  • Spairani Claudio

    appartenente al circolo anpi o.p.b /pinelli chiediamo di poter pubblicare l’articolo grazie coardiali saluti
    c. spairani


    • Redazione Contropiano

      Naturalmente sì…


  • Francesco

    I fascisti tutti appesi a testa in giù. Salvini e forze dell’ordine idem


  • Lea

    Le nuove e sempre antiche ingiustizie verso la libertà dell’individuo


  • Silvano

    Gentile signora tutti hanno diritto di manifestare lei se se ne stava a casa nulla gli sarebbe successo . Organizzi pure lei una manifestazione per sostenere le sue idee e pretenda di non essere disturbata . Voi volevate impedire ad altri di manifestare e questa non è democrazia


    • Redazione Contropiano

      Il sig. Silvano vive nella casa e nel mondo del Mulino Bianco, la realtà è assai peggiore, la guardi in faccia, ma la guardi con il coraggio necessario


  • Paolo

    Solidarietà assoluta alla manifestante,in un paese democratico si può è si deve manifestare sempre nei limiti democrati è non violenti. Il PD se ne deve occupare.


  • Sheila

    Ma voi c’eravate a quella manifestazione? Io ero in tribunale, quelli che si ritengono antifascisti volevano pestare 4 gatti in piazza Galvani, che erano lì per un comizio autorizzato, e questi antifascisti cosa fanno? Invece di manifestare il proprio dissenso, com’é nel loro stile ovunque passano causano danni volontari, ma scherziamo? Sono stati i primi ad attaccare e ora “piangono” facendo le vittime? Ma va là che se dovete manifestare così è meglio che state a casa vostra disfattisti!


    • Redazione Contropiano

      Disfattisti?! E’ esattamente l’accusa che muovevano i fascisti nel ventennio. In tal caso orgogliosi di esserlo. Le ricordiamo, comunque,che ai sensi della Costituzione e della legge, il fascismo è un crimine e chi lo vorrebbe rivedere commette un reato.
      Vero è che le nostre molto cosiddette “forze dell’ordine” – forse per intima condivisione – fanno sempre finta di non vedere quel reato, ma sta dunque agli antifascisti “rammentarglielo”, come ha splendidamente fatto la signora nel video…


  • Roberto

    A Sheila e Silvano : vero tutti hanno diritto di manifestare ma nessuno può fare apologia del fascismo, questo dice la ns costituzione. Se avete i numeri in parlamento cambiatela ed allora poi potrete essere liberi di manifestare in favore del fascio, sino ad allora zitti e muti e tornatevene nelle fogne da dove siete usciti


  • Weimar

    4 Marzo 2018: Lega al 17,4%, ma questo è fascismo noi dobbiamo andare in piazza a fermare le loro manifestazioni cantando bella ciao o altre canzoni ottocentesche facendo capire a l’italia che loro sono il male maggiore. 26 Maggio 2019: Lega al 34%, ben fatto cari miei compagni, ora continuiamo per un’altro anno in questo modo, così arriva pure al 50%, tanto storicamente siamo abituati a perdere le battaglie, una più una di meno non fanno differenza.


  • Luigi

    Rivendicare il fascismo è reato. Ma di sicuro non spetta al popolo della piazza giudicare e punire chi commette reato.


    • Redazione Contropiano

      La sovranità appartiene al popolo, la difesa della Costituzione, anche. Chi attende che siano i guardiani istituzionali a farlo, di solito si ritrova con il fascismo al potere…


  • ELEONORA CARTA

    Potrò anche cascare dal pero ma, se l’ha saputo dal giornale, non potrebbe essere una bufala? Non sempre i giornali raccontano esattezze … soprattutto se poi il datore di lavoro è un Comune con la giunta di sinistra … bah?


    • Redazione Contropiano

      NOn cadi dal pero… Il Comune ha ricevuto la segnalazione al fine di valutare se prendere provvedimenti disciplinari.
      Ora il sindaco Bosso fa sapere che:
      “non esiste alcun provvedimento disciplinare. il dirigente per dovere di ufficio ha segnalato l’episodio. Che non significa prendere provvedimenti. Ma non è certo in discussione il diritto a manifestare. Mi sembra un caso montato non casualmente dalla destra (Bignami)”.
      Attendiamo le decisioni, ma è già grave che un dirigente abbia “sentito il dovere” di fare un passo del genere.
      Poi, per curiosità,attendiamo anche di sapere che cavolo avrebbe da guadagnare, la destra, nel montare un caso provocato dal via libera alla violenza dei poliziotti emanato dal suo ministro…

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