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Case popolari abbandonate, persino nella “civile” Bologna

Scriviamo spesso della situazione di completo abbandono in cui viene tenuta l’edilizia popolare, della mancanza di case per le persone e le famiglie a basso reddito, di occupazioni, sgomberi e problemi vari (riscaldamenti che non funzionano più, erogazione di acqua e luce a singhiozzo, ecc).

Però ci rendiamo conto che descrivere situazioni generali e collettive, per quanto fedele possa essere la descrizione, rischia sempre di essere un po’ “fredda”, impersonale, quasi un saggio di sociologia.

Poi ci arriva una lettera come questa, dalla “civile” Bologna, da uno di quei quartieri in cui un fascioleghista senza onore andava a suonare ai citofoni chiedendo se c’erano spacciatori purché rigorosamente extracomunitari… Anzi, addirittura da un quartiere popolare storico per la tradizione comunista, la Bolognina…

Ed esce fuori un quadro in soggettiva della condizione reale delle singole famiglie, strette tra un’amministrazione comunale sorda – il piddino Merola e gli uomini messi alla gestione dell’Acer – e un degrado sociale generale che oggettivamente spinge verso la “guerra tra poveri”.

Non aggiungiamo altro per non rovinarvi la possibilità di essere illuminati sulla situazione reale di questo Paese, al di là delle chiacchiere…

*****

Scrivo la presente come rappresentante di mia madre, L. T., assegnataria di un alloggio Acer, in via Francesco Albani 2/3, Bologna, e come portavoce degli altri condomini della Corte Albani.

Vogliamo denunciare la pessima gestione di Acer degli alloggi, per varie motivazioni, per quanto segue.

Innanzitutto voglio denunciare Acer per truffa. A noi personalmente, nella persona di mia madre, assegnataria, avevano proposto, in prima istanza un appartamento che disponeva di una sola camera, ben sapendo che eravamo in due e che, come prevede il regolamento, avevano diritto a due camere.

Poi, ci hanno proposto, qui in via Albani, allo stesso civico, in cui risiediamo ora, un appartamento al terzo piano e, quando ho fatto notare che mia madre, disabile in carrozzina, con 100% di invalidità, più accompagnamento, non se la sentiva di alloggiare al terzo piano e, di dipendere da un ascensore, spesso guasto, abbiamo chiesto l’assegnazione di uno al piano rialzato.

Ce n’erano ancora due vuoti, hanno risposto che quello più grande dei due non ci potesse essere assegnato in quanto troppo grande per noi. Abbiamo, in seguito scoperto, parlando e confrontando i contratti e le relative planimetrie, che non solo l’appartamento da noi richiesto era ancora libero, perché assegnato molto tempo dopo, ma anche che quello proposto in prima fase era più grande di quello da noi richiesto al piano rialzato e che Acer si è rifiutata di concederci.

Vorrei fare anche notare che mia madre è in carrozzina e che quindi una metratura adeguata le avrebbe permesso di meglio fruire degli spazi abitativi, ora ridotti. Siamo a conoscenza che lo stesso trattamento a noi rivolto è stato fornito ad altri condomini, un signore anziano ed a suo figlio, che si sono visti assegnare un alloggio con una sola camera, contravvenendo al regolamento per, ancora una volta, mero calcolo.

Vorrei anche evidenziare la mancanza di educazione da parte di alcuni impiegati di Acer. Quando, durante uno dei numerosi incontri per il cambio alloggio da noi richiesto, tramite ass.te sociale, con mobilità d’ufficio, ho detto all’impiegato, il sig. F., che a mio avviso non si rendevano conto delle problematiche con le quali si ha a ché fare ogni giorno quando ci si deve occupare di un disabile costantemente, lo stesso mi ha risposto, cito testualmente: ”io signora lo so bene, ho avuto un amico disabile, che ora è anche morto!”. Non so se ci rendiamo conto…

Eppure, mi dicono, che vengono effettuati corsi su come confrontarsi con gli utenti e le loro relative problematiche. Beh, credo che, almeno alcuni, richiedano un corso di aggiornamento!

Ma i problemi relativi alle speculazioni non si sono fermati qui.

Le problematiche, da quando hanno iniziato ad assegnare gli appartamenti, sono state un continuo…

I condomini, tutti, si chiedono come sia possibile che i due spazi dentro la Corte, che dovrebbero, come da regolamento ERP, essere assegnati ai condomini, per le riunioni condominiali, siano stati concessi, dallo stesso Comune di Bologna, a due associazioni, l’Help Center ed il Servizio a Bassa Soglia, che già erano stati spostati dalla stazione, ad un contesto condominiale, con bambini, bambini disabili, anziani ed anziani disabili.

Questi centri creano continui problemi di ordine pubblico, mettendo a rischio l’incolumità dei condomini e mettendoli spesso a disagio, con episodi come arresti, spesso violenti, utenti che urinano sotto le finestre e nel cortile condominiale, rotture di parti comuni, urla e litigi.

Vorremmo anche far presente che i Centri in questione hanno un orario al pubblico dalle 14,30 del pomeriggio, fino a sera, mentre i condomini, per regolamento, devo rispettare l’ora del silenzio dalle 14 alle 16, quantomeno una contraddizione in termini.

Abbiamo chiesto più volte che venisse concesso agli assegnatari di usufruire delle sale concesse ai centri, pagando, dividendo la spesa tra condomini, il corrispettivo.

Volevamo usufruire delle sale per le riunioni condominiali, per delle feste e per creare altre occasioni di aggregazione e di mutuo aiuto, ma niente, le richieste dei cittadini, anche quando propositive, rimangono inascoltate.

La Corte Albani, tra i vari episodi sgradevoli, vanta anche un filmato, discriminatorio, da parte di esponenti politici di destra, che hanno pensato bene di venire a filmare i campanelli, leggendo e pubblicando i nomi degli assegnatari stranieri con video condiviso, anche sui social, episodio già tristemente noto.

A causa di quest’ultimo episodio, i condomini discriminati hanno contattato dei politici, trovando l’apparente collaborazione, nella persona del sig. Mazzanti, che ha inizialmente dimostrato interesse ma che, con altrettanta velocità sembra essere svanita e caduta nel dimenticatoio.

Dopo questo terribile episodio, esponenti del PD ci hanno proposto un incontro nella loro sede di P.zza Dell’unità, a Bologna, dicendoci di approfittare dell’incontro, già da loro programmato, che avrebbero avuto con il presidente Acer.

Siamo andati. Il presidente non era presente, al suo posto il vicepresidente e l’assessore comunale, che si occupa delle politiche abitative, la sig.ra Virginia Gieri, che si è detta sconcertata per la scelta della locazione ai due centri in un contesto condominiale. Presente alla riunione anche vicepresidente del quartiere Navile, Antonella Di Pietro, che da allora si era detta interessata nel programmare una riunione con il presidente di quartiere, il sig. Ara, ma di cui non abbiamo più avuto notizie.

Durante questa riunione, in cui i partecipanti si sono ben visti dal documentare le argomentazioni di noi cittadini, verbalizzando e dandocene copia, ci è stato fatto un preventivo, per circa 20 mt di cancello, del quale avevamo fatto richiesta, di circa 300.000 € …

300.000€??? Chi ci guadagna???

Il totale disinteresse mostrato dalla giunta, dai consiglieri, e dai loro rappresentanti di quartieri è vergognosa, oltre che sconcertante.

Ma non è finita qui. Abbiamo chiesto in varie occasioni la manutenzione, da parte di Acer, per i continui problemi in quelli che dovrebbero essere edifici ricostruiti “di sana pianta”. Allagamenti nelle cantine, appena occupate, per i quali non vengono effettuati rimborsi perché sono stati chiesti ai condomini gli scontrini d’acquisto, per oggetti messi nelle cantine.

Sfido chiunque a mostrarmi degli scontrini delle suppellettili e della mobilia che riponete in cantina! Perdite d’acqua in garage, con relative problematiche alle auto ed ai condomini che hanno chiesto ad Acer il cambio del posto auto, gli stessi hanno risposto che non si poteva ottenere un cambio ma, al massimo, si poteva richiedere un ulteriore posto auto, naturalmente, il secondo posto auto ha un costo più elevato del primo, non si capisce per quale logica, visto che alcuni pagano di più per il posto auto che per il canone dell’appartamento.

Posti auto che, con l’intenzione della sola speculazione, sono esageratamente numerosi per gli abitanti della Corte, per concedere ad Acer, di affittare anche ad individui esterni alla Corte, alla modica cifra, abbiamo saputo da fonti esterne, di circa 300 € al mese.

Talmente tanto importante guadagnare dai posti auto, da non organizzare il garage per poter permettere a due auto, quando una in entrata ed una in uscita, di incrociarsi, non essendoci il posto che lo conceda. Ancora una volta, rischio per gli abitanti, per concedere un maggior profitto.

Noi personalmente paghiamo eccessivamente il posto auto, nonostante ne abbiamo necessità per via della disabilitá di mia madre. Alcuni alloggi, evidentemente, per far spazio ad ulteriori posti auto, ed ad altra speculazione, sono totalmente sprovvisti della cantina.

In sei mesi di occupazione degli alloggi, siamo rimasti sei volte senza acqua calda e senza riscaldamento. Voci di corridoio dicono che il computer che si occupa della gestione del riscaldamento non sia in grado di sostenere tutto il lavoro legato a due palazzi e quindi, l’Acer ha pensato bene di abbassare notevolmente il riscaldamento intorno al 20 febbraio.

Ora, essendosi riabbassate le temperature in maniera considerevole, ci ritroviamo tutti al freddo! Ed ancora ci domandiamo, come mai quando vengono fatte, com’è successo, segnalazioni per la medesima tipologia di richiesta manutentiva, gli operai, che hanno appalto con Acer, venissero più volte, invece che sistemare tutto in una volta? Sarà per caso perché gli stessi vengono pagati a chiamata???

Il cancello per accedere ai posti auto non funziona da quando siamo arrivati, rimanendo spesso aperto, o peggio, spalancato, concedendo a chiunque di raggiungere non solo le auto, ma anche le cantine e gli alloggi.

Molti di noi hanno bisogno di manutenzione nell’appartamento da quando dello stesso è stato preso possesso, ma la scusa addotta da Acer per l’attesa per provvedere alla sistemazione sarebbe che la ditta che ha effettuato i lavori è fallita. Quantomeno strano che una ditta fallisca non appena incassato dal comune i soldi per la costruzione di due palazzi.

Una famiglia aspetta da otto mesi l’adeguamento del lavandino del bagno, per concedere ad un componente della famiglia, disabile in carrozzina, di poter liberamente usufruire del bagno. Una vergogna!

Mattonelle rotte, infissi rotti, mattonelle rotte, porte fuori squadro, blocchi per gli infissi degli scuri inesistenti, con gli stessi che sbattono ad ogni giornata ventosa, mettendo a repentaglio l’incolumità dei passanti, riscaldamento che non funziona o che, come in alcuni casi, una volta messo in funzione, accende il riscaldamento del vicino invece del proprio.

RIDICOLO!

Noi abbiamo fatto richiesta per l’installazione del condizionatore, mia madre, disabile, risente molto del caldo, come del freddo, avendo lei la circolazione compromessa a causa delle sue problematiche. Ci è stato risposto che non era possibile, senza dare alcuna spiegazione, il tutto documentato.

A detta di Acer, questi sarebbero appartamenti accessibili ai disabili, peccato che sia letteralmente impossibile per un disabile poter aprire, o chiudere gli scuri delle finestre, obbligando i disabili a dover rimanere letteralmente segregati in casa, con un aumento della bolletta della luce. Non è possibile poter accendere la luce delle scale dell’appartamento, creando quindi l’ennesimo senso di insicurezza per i più deboli, oltre che per tutti gli altri.

Citofoni rotti per mesi, obbligando gli assegnatari a mettere un bigliettino con il proprio numero di telefono, per essere avvisati da eventuali consegne o visite. Campanelli che, avendo un contatto, una volta suonati danno automaticamente il tiro al portone, mettendo, ancora una volta, a repentaglio l’incolumità degli abitanti.

Ma torniamo ai problemi di ordine pubblico…

Abbiamo, in innumerevoli occasioni, richiesto l’installazione di un cancello all’entrata della Corte, per salvaguardare la sicurezza dei condomini e della privacy, ricevendo, anche sgarbatamente, il continuo rifiuto da partedi Acer. In varie occasioni abbiamo lamentato i problemi di sicurezza dei quali i condomini sono vittime e, sempre da Acer, è stato proposto ai condomini di, cito: “fare delle ronde”.

Così è stato, per paura, e dopo vari furti nelle cantine e tentativi, da parte di loschi figuri, di entrare in alcuni alloggi, durante la notte, ci siamo mobilitati. Abbiamo anche avvisato Acer che alcuni condomini hanno visto portare in alcuni civici della Corte delle bombole, nonostante sia severamente vietato, rischio perdita alloggio, visto che non è prevista la fornitura di gas negli stessi.

Ci è stato risposto che loro non possono fare controlli, che se noi non denunciamo i responsabili e succedesse, malauguratamente, qualcosa, noi che non abbiamo denunciato i responsabili, avremmo una parte di colpa. Ma noi non sappiamo chi siano, nello specifico, i trasgressori e non abbiamo l’autorità per farlo. D’altronde, Acer, come gestore deve vigilare.

Vi rendo perciò noto che alcuni condomini ne hanno visti altri portare delle bombole ai civici 2/8 e2/9 di via Albani e che considereremo Acer ed il Comune diretti responsabili di un eventuale incidente in merito.

Per quel che concerne gli utenti dei centri, abbiamo in più occasioni fatto notare che spesso bivaccano, urinano, anche sotto le finestre, sporcano ed infastidiscono, anche aggredendoli, e minacciandoli, gli abitanti della Corte, colpevoli solo di richiedere, educatamente, di mantenere la pulizia, di non urlare, di non bivaccare sulle panchine e di non accedere ai servizi da quella che dovrebbe essere una Corte a solo uso privato degli assegnatari ed, eventualmente, dei loro ospiti.

A causa, anche della mancanza di un cancello che delimita la Corte ed alla totale assenza di una videosorveglianza che, anch’essa, è stata richiesta più volte ad Acer, che regolarmente ce l’ha negata, abbiamo problematiche di spaccio all’interno della Corte, di consumo, sono persino entrati dentro ad un portone, bruciando i volantini di regolamento condominiale, per consumare droghe negli androni dei palazzi.

Personalmente ho assistito ad una scena preoccupante, quando, recandomi a fumare in cortile, alle h 20 di sera, mi sono trovata difronte a due personaggi, poco raccomandabili, che stavano consumando cocaina sulle panchine poste difronte al portone d’ingresso del palazzo. I due“elementi”, poi, erano accompagnati da pitbull femmina, libera.

Approfitto per far notare che la scelta della Corte aperta concede a chiunque di portare i propri animali domestici a fare i propri bisogni nel cortile condominiale, dove NOI paghiamo la pulizia, l’illuminazione e la cura delle aree verdi. Ma Acer si è detta disinteressata anche a questa problematica, affermando di voler tenere la Corte aperta a chiunque volesse utilizzare le aree verdi. Tanto paghiamo noi…

Nonostante le innumerevoli richieste e proteste da parte degli abitanti, Acer si è sempre detta contraria all’installazione sia del cancello di sicurezza, che della video sorveglianza anche dopo aver subito dei furti alle cantine del civico 2/4, siamo rimasti inascoltati. Agli abitanti del civico 2/4, come se non bastasse, Acer non aveva consegnato le chiavi per chiudere la porta di accesso alle cantine, facilitando, di fatto, ai ladri l’accesso alle stesse.

Al civico 2/8 non nemmeno è stata installata la porta a protezione delle cantine. Le porte di accesso ai vani scale, dai posti auto, dei civici 2/3, 2/4 e 2/6, antipanico, sono, a nostro avviso, montate al contrario, invece di concedere una via di fuga dal palazzo ai posti auto, permettono, con una sola spinta, di accedere dagli stessi ai vani scale, quindi alle cantine e, quindi, agli alloggi.

Questa notte, quella tra il 27 ed il 28 febbraio 2020, abbiamo subito ancora dei furti alle cantine, coinvolti, questa volta quasi tutti i civici della Corte. Io, B. A. , residente al civico 2/3, int.2, cointestataria dell’alloggio con mia madre, L.T., insospettita da strani rumori, mi sono recata nel locale cantine, trovandomi difronte uno dei ladri, che ha cercato di farmi credere di essere un conoscente di un condomino del nostro civico e di essersi recato in cantina per depositare una bici. Dopo ripetute domande e non credendo alle riposte datomi, ho aperto del tutto la porta di accesso alle cantine, riscontrando che una era stata visibilmente piegata per entrare. Appena mi sono girata, il losco figuro ha pensato di dileguarsi, utilizzando la porta d’accesso al garage.

Di cantine ne avevano, alla fine, aperte due nel nostro civico, sicuramente interrotti dalla mia presenza, ma tante di più negli altri civici della Corte.

Ho rischiato, ho rischiato molto questa notte. Potevo essere aggredita, accoltellata od altro, potevo persino rischiare la vita. Considero Acer responsabile di ciò che è accaduto, perché, nonostante le ripetute segnalazioni, si è ben guardata di preoccuparsi della nostra incolumità, fregandosene altamente.

Siamo stanchi, stanchi dei continui problemi relativi all’ordine pubblico, delle continue problematiche a livello manutentivo, del continuo disinteresse di quelle istituzioni che dovrebbero ascoltare i cittadini e non di lasciarli soli, creando una conseguente “guerra tra poveri”, di constatare quanti abusi e speculazioni ci sono da parte di chi dovrebbe gestire la società creando aiuti a chi è più disagiato, approfittando della poca conoscenza dei propri diritti e, in alcuni casi, della mancanza della conoscenza della lingua.

Vorrei anche denunciare il Servizio di posta di Acer, che ha messo a rischio la nostra assegnazione. Non ci sono state recapitate alcune bollette, fino a quando, una nostra vicina, molto gentilmente, si è accorta che il postino, che si occupa esclusivamente di consegnare la posta di Acer, buttava la nostra raccomandata a terra, all’esterno del palazzo.

Quella volta Acer ci intimava di pagare, perché era l’ultimo avviso, con il rischio per noi di perdere l’alloggio e, di questo, avrei dovuto ringraziare il poco solerte addetto.

Ed ancora una denuncia. Come cittadini ci diciamo indignati per la chiusura degli uffici Acer per coronavirus. Ancora una volta ridicolo!

Siamo sempre noi a pagare! Supermercati aperti, teatri e luoghi di cultura chiusi. Vergognatevi!

Da tutta questa situazione si evince una vergognosa speculazione da parte di Acer e, di conseguenza, del Comune di Bologna, una altrettanto vergognosa incompetenza, o semplice disinteresse, da parte degli stessi nel vigilare sui cantieri e sui lavori eseguiti, un totale disinteresse da parte delle istituzioni e del comune alle problematiche dei più deboli.

Qualche giorno fa ho letto un articolo sul Corriere di Bologna. Un articolo che parlava della riqualificazione, del rimettere a posto edifici già esistenti, piuttosto che cementificare ulteriormente. Ci chiediamo come verranno fatti questi adeguamenti, chi e quanto ci guadagnerà, se saranno motivi di ulteriore emarginazione per le classi più deboli.

Tutto ciò mi spinge a fare ulteriore richiesta per una mobilità d’ufficio, sperando che, questa volta, ci sia assegnato un alloggio di adeguata metratura, che consenta a mia madre autonomia, oltre che una adeguata sicurezza. Per questo ho già un incontro programmato, con l’assistente sociale di quartiere, assegnato a mia madre, il sig. D. R., con la speranza che faccia il suo dovere e che abbia come prima preoccupazione, la salute, l’incolumità e la socialità di mia madre.

Vi rendo noto che condivideró questa mia lettera con quanti più organi di informazione, e di organizzazioni sindacali, possibili.

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