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Roma. Casal Bruciato, inquilini in strada perché lasciati ancora al freddo

Una nuova protesta è scoppiata per le strade di Casal Bruciato. Nonostante le varie promesse fatte dall’amministrazione comunale e municipale, tutta 5Stelle, sulla riaccensione dei termosifoni in alcune palazzine del quartiere, alcune di queste sono ancora al freddo. E così, gli abitanti hanno deciso di far sentire la loro voce in strada (via Facchinetti) oggi nel pomeriggio.

Nei giorni scorsi, i maggiori problemi si erano registrati nelle case popolari di via Satta, via Angeli e via Facchinetti, dove interi civici avevano denunciato il mancato funzionamento dei riscaldamenti, lasciando intere famiglie al gelo – peraltro, alcune delle quali con persone disabili a cui la scarsa (o nulla) mobilità di fatto acuisce la percezione delle già rigide temperature.

Se in alcune di queste abitazioni l’emergenza sembrava rientrata (anche se a via Satta, nei piani alti, la temperatura non supera il tiepido), ieri scadeva il termine ultimo garantito per la manutenzione delle caldaie di via Facchinetti. Ma, evidentemente, anche questa promessa non è stata mantenuta dall’attuale amministrazione. Stesso dicasi per le case di via Sante Bargellini, dall’altra parte della Tiburtina.

E allora, il Comitato Popolare Casal Bruciato ha immediatamente chiamato a raccolta gli abitanti, oramai esasperati dalle continue passerelle degli esponenti politici in quelle borgate che poi alla fine dei conti non entrano mai nei progetti delle amministrazioni di turno, dalla destra con Alemanno al Movimento 5 stelle, passando per le giunte del Partito democratico.

I guasti alle caldaie sono dovuti soprattutto al mancato rinnovo dell’appalto alla ditta competente, che quindi non ha effettuato i dovuti controlli. Il Comune l’anno scorso avevano garantito che il problema non si sarebbe più presentato, tradendo, anche su questo aspetto, le attese dei cittadini.

Lo storico abbandono in cui riversano alcuni quartieri periferici della città sembra diventato un marchio di fabbrica della politica cittadina oramai da molti decenni. Al di là delle vetrine del centro storico, le passerelle in vista delle campagne elettorali , peraltro sempre più blindate, sono le uniche occasioni in cui le borgate entrano nell’agenda politica per gli “inquilini” del Campidoglio. Gli abitanti di Casalbruciato hanno contattato l’assessora Meleo, dicono che tra oggi e domani mattina i riscaldamenti dovrebbero partire. Se non ripartono saranno di nuovo gli inquilini dei caseggiati a “riscaldare l’ambiente”.

Ma come insegna la mobilitazione francese, “chi semina miseria, raccoglie collera” (qui sème la misère, récolte la colère).

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