Prima che il carcere diventi un lazzaretto!
La notizia non arriva certo inaspettata: il Coronavirus è arrivato anche dentro al carcere delle Vallette a Torino. D’altronde le misure di prevenzione istituite nelle carceri del nostro paese sono state praticamente nulle, anche perché il cronico e noto sovraffollamento rende materialmente impossibile rispettare distanze di sicurezza e norme igienico-sanitarie.
Mentre ogni giorno a tutti i cittadini viene detto di #stareacasa e rispettare le distanze di sicurezza, ai detenuti viene negato anche il più basilare diritto alla salute: evidentemente, al di là delle parole, per il ministro Bonafede e per tutto questo governo, i carcerati sono cittadini di “serie B”, a cui si può negare anche il diritto alla salute.
Solo pochi giorni fa Nicoletta, rinchiusa proprio in quel carcere, raccontava circa la preoccupazione dei detenuti dopo che si era diffusa la notizia della positività di due secondini. Ora, con la positività accertata di due carcerati, la situazione rischia di esplodere ➡️ https://tinyurl.com/toywjqr
Noi crediamo che l’unica soluzione per evitare che le carceri si trasformino in grandi lazzaretti sia concedere l’amnistia per i reati sociali, l’indulto e le misure alternative come i domiciliari, oltre che dotare dei necessari DPI tutto coloro che rimarranno in carcere.
Molti detenuti devono scontare meno di due anni residui, tantissimi sono in carcere per reati minori: a tutti loro bisogna concedere, subito, i domiciliari. Così come bisogna concedere l’amnistia a tutti coloro i quali, come Nicoletta, si trovano in carcere per le loro battaglie in difesa dei diritti di tutti e tutte noi.
Ma bisogna fare presto, prima che la situazione degeneri.
Misure alternative, amnistia e indulto subito!
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