Alla fine non erano tanti, anzi, ma sono arrivati al Circo Massimo al grido di ‘Duce, Duce’. Sui social si fanno chiamare ‘Ragazzi d’Italia‘ e seminano in alcuni settori ultras delle curve, ma fra loro erano riconoscibili noti caporioni neofascisti come Giuliano Castellino e Simone Carabella. Il primo di Forza Nuova, il secondo del neonato Partito Nazionale. Tanto eccitati dall’evento che alla fine hanno fatto a botte anche fra di loro.
Il milieu dell’ennesima gazzarra fascista nella Capitale (ormai siamo alla quarta in dodici giorni) sono stati alcuni settori ultras di varie curve, scesi in piazza per protestare contro le misure adottate dal Governo nella fase dell’emergenza pandemica.
Ma le cattive abitudini non hanno tardato a manifestarsi. Su via dei Cerchi si è infatti scatenata prima una furiosa rissa tra gli organizzatori che ha poi innescato alcuni tafferugli con la Polizia e tentate aggressioni ai giornalisti e fotografi presenti. Sono volate bombe carta e bottiglie di vetro verso gli agenti schierati, cameramen e cronisti.
La rissa iniziale è stata scatenata tra il caporione romano di Forza nuova Giuliano Castellino e l’esponente dell’estrema destra Simone Carabella. Mentre quest’ultimo stava rilasciando dichiarazioni ai giornalisti, è arrivato l’altro caporione Giuliano Castellino che, indispettito dal fatto che Carabella gli stesse rubando la scena, gli ha intimato di lasciar stare le telecamere. A quel punto Castellino e Carabella sono venuti alla mani, di brutto. Cazzotti, calci, spinte.
La rissa e’ degenerata, coinvolgendo altri tifosi e fascisti. All’avvicinarsi degli agenti e dei cronisti sono partiti a quel insulti e spinte ai giornalisti e cameramen presenti e poi petardi verso la polizia, intervenuta in tenuta antisommossa e che ha fermato due manifestanti portandoseli di peso al di qua del proprio schieramento.
Da un video emergono però particolari piuttosto inquietanti e significativi. Colpisce quel confidenziale “Giuliano, Giuliano” (guarda dal minuto 6.35) con cui più funzionari di polizia chiamano Castellino per invitarlo a riportare la calma.
Colpiscono poi altri funzionari che allontanano i giornalisti affermando che “il problema erano stati loro” (dal minuto 8.08).
Insomma davanti ad una esibizione muscolare ed anche aggressiva di squadrismo, i funzionari hanno minimizzato la prima e indicato il problema nei giornalisti. Per molto meno, in questi anni, quando a manifestare erano i movimenti sociali o la sinistra, questi si sono beccati cariche “lunghe e cattive”. E’ uno scenario che non quadra, non quadra proprio.
E mentre a Circo Massimo manifestava la destra “relittuale”, sempre ieri pomeriggio a piazza SS Apostoli manifestavano le “mascherine tricolori” di CasaPound (decisamente quattro gatti) . Fatevi due conti: mascherine tricolori, la destra istituzionale (Lega e Fdi), i supporter del generale Pappalardo, i relitti della diaspora neofascista.
Nella Capitale in cinque giorni li abbiamo visti in piazza tutti quanti. Roma ha urgenza di riscattarsi e ripulire un pò le proprie strade.
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Clauudio Ursella
Pochi anni fa, alla venuta di Salvini a Roma, in 20.000 scendemmo in piazza uniti e gli negammo ogni legittimità e visibilità…
Quello che è accaduto in questi pochi anni, dovrebbe interrogare tutti quelli che hanno responsabilità, nella sinistra sociale e politica romana…
Anonimo
Ma se non esiste più nulla che tocca ripulire? Il movimento è morto con i sui csoa e gli * per parlare sia alle femmine che ai maschi. Se hanno la libertà è colpa Nostra che abbiamo lasciato campo libero è colpa delle divisioni che prc pap ecc hanno creato nel tessuto politico. E stiamo a ncora a parla di ripulire? Bha…. Mi sembra una barzelletta