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Roma. “Tu ci chiudi, tu ci paghi”

E’ in corso a Roma, a partire da Piazza Indipendenza, la manifestazione contro il governo. Non per “evitare il lockdown”, perché alla nostra salute ci teniamo soprattutto noi.

Ma per garantire reddito a tutte la popolazione che subirà danni da questa chiusura. A cominciare ovviamente dalle classi popolari, spesso escluse dai “ristori” perché si lavora in nero, con contratti evanescenti, ecc.

 

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1 Commento


  • antonio

    Stasera il corteo e la manifestazione di migliaia di partecipanti a Roma – a differenza di quattro fascisti più la loro canea reazionaria; sputtanata a Campo di Fiori) – ha saputo, dovuto e potuto dare dignitosamente la risposta politica migliore in questa giornata che ha visto mobilitarsi anche in altre città un – speriamo possibile- prossimo soggetto capace di saper indirizzare la propria protesta verso i responsabili veri non “posticci” di questa situazione di crisi strutturale del sistema capitalistico.
    I veri responsabili sui quali indirizzare la protesta e i conflitti sociali sono: la Confindustria; il governo succube dei diktat confindustriali; la solita manovrabile a proprio “uso e consumo” massa di manovra reazionaria composta da: fascisti; piccola borghesia truffaldina e speculatrice; sacche di derive e discariche sociali ricattate dai loro “padroncini e caporali”. Starà probabilmente emergendo un “soggettività altra”?
    A questa domanda si deve dare prima possibile una risposta e una prassi da sviluppare.
    Tu ci chiudi; tu ci paghi!

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