Governo Draghi? Dobbiamo farci sentire!
Sabato ci vediamo dalle 11 in presidio a ROMA, piazza S. Silvestro!
La “soluzione” Draghi era in cantiere da tempo, sull’onda della pandemia e dei suoi drammatici effetti sanitari, economici e sociali. Il governo Conte era totalmente inadeguato ad affrontare la più grave crisi dal dopoguerra e le pagliacciate finali inscenate da Renzi&Co hanno, di fatto, semplicemente accelerato la conclusione tecnocratica.
Ci dicono che questo sarà un governo “tecnico”, “istituzionale”, e tecnico viene spacciato per sinonimo di competente e neutrale.
Draghi è tutt’altro che neutrale. E’ l’uomo degli interessi delle grandi imprese, delle banche e della finanza italiana ed europea. E’ l’uomo della piccola cricca che governa il paese davvero e che vuole gestire direttamente la valanga di miliardi del Recovery Fund, realizzando, probabilmente, una nuova fase di privatizzazioni e austerità ai danni delle classi popolari.
Il Governo Draghi va contestato senza se e senza ma, insieme al modello economico e politico che rappresenta, e gli interessi economici che incarna.
Oggi più che mai – davanti a una spirale sempre più peggiorativa dei diritti sociali e delle forme di partecipazione democratica – bisogna pretendere che siano rimessi al centro i bisogni del lavoro e di tutte le classi popolari.
Il “meno peggio” ci ha già fregato troppe volte.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa