Mercoledi 14 aprile il Tribunale di Sorveglianza di Torino dovrà decidere nuovamente se confermare l’attuale detenzione per Dana Lauriola, militante No Tav, oppure se applicare le previste misure alternative al carcere.
Dana Lauriola è in carcere ormai dal 17 settembre 2020 per una condanna a due anni di reclusione per il reato di violenza privata. La sua vicenda conferma sotto ogni aspetto l’accanimento giudiziario della Procura di Torino contro il movimento No Tav.
I fatti per cui Dana è stata condannata risalgono al 2012 nel corso di una manifestazione di protesta e di solidarietà con Luca Abbà, agricoltore della Val di Susa rimasto folgorato su un traliccio dell’alta tensione su cui si stava arrampicando, inseguito da un agente di polizia.
Si trattava di un’azione dimostrativa contro l’apertura del cantiere della Nuova linea ferroviaria Torino-Lione, il famigerato TAV. La manifestazione si concluse con il blocco, per alcuni minuti, delle sbarre dei caselli di accesso all’autostrada Torino-Bardonecchia. Il danno subito dalla società concessionaria dell’autostrada per il mancato pagamento del pedaggio da parte degli automobilisti in transito è stato quantificato dal tribunale in 777 euro.
Diventata definitiva la sentenza, Dana Lauriola ha chiesto di scontare la pena in misura alternativa, ma il Tribunale di sorveglianza di Torino ha finora respinto l’istanza, pur in assenza di precedenti condanne definitive e nonostante l’esistenza di un lavoro stabile di notevole responsabilità e le valutazioni ampiamente favorevoli dei servizi sociali dell’amministrazione della giustizia, perché Dana “non ha preso le distanze” dal movimento No Tav.
Dunque il ragionamento del Tribunale di Torino non viene formulato sulla base delle caratteristiche della persona della quale si predispone la sorveglianza, bensì a partire da considerazioni di carattere più generale sulla sua vicinanza o meno al movimento No Tav.
La vicenda di Dana Lauriola è inaccettabile così come lo è l’accanimento repressivo contro gli attivisti del movimento No Tav.
Qui di seguito alcune dichiarazioni di solidarietà con Dana di alcuni artisti e personalità
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