Ripubblichiamo l’appello lanciato a novembre da diverse personalità contro l’ipotesi che Draghi possa diventare il prossimo presidente della Repubblica. Su questa iniziativa Potere al Popolo, all’indomani della giornata nazionale del No Draghi Day, ha tenuto anche una assemblea pubblica con i firmatari. Questo appello aveva visto giusto e lanciato un doveroso allarme.
Pubblichiamo qui di seguito l’appello e i firmatari fin qui pervenuti
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Sottoscriviamo e invitiamo a sottoscrivere l’appello per un forte no a Draghi Presidente della Repubblica e contro la deriva autoritaria del nostro paese.
“Già con Napolitano e Mattarella l’assetto istituzionale ha subìto una torsione presidenzialista. La nomina di Monti da parte di Napolitano, la rielezione dello stesso Napolitano, gli interventi diretti sulla composizione del governo gialloverde e poi la nomina di Draghi da parte di Mattarella, hanno già modificato i pesi della Repubblica. Ampliando enormemente i poteri del presidente e riducendo quelli del Parlamento.
In questo caso però avremmo un passaggio negativo ulteriore. Draghi, già al momento della sua elezione, assumerebbe quel ruolo di tutore degli indirizzi politici e della composizione del governo, che i predecessori hanno svolto in situazioni di emergenza.
Con il PNRR l’Italia ha accettato, in cambio di aiuti e prestiti, di vincolare le proprie scelte politiche ed economiche a precisi condizionamenti ed impegni, le famigerate riforme liberiste che da trent’anni costituiscono la costituzione reale della Unione Europea. L’attuale governo ha già cominciato ad ottemperare a questi obblighi, con la riforma della giustizia e quella degli appalti e dei servizi pubblici, con lo sblocco dei licenziamenti e il restauro della già citata legge Fornero. La direzione di marcia dei provvedimenti è chiara: liberalizzazioni, privatizzazioni, flessibilità del lavoro. A questo si aggiunge il ripristino dell’austerità di bilancio, cioè dei tagli alla spesa pubblica, a partire dai 2023.
I processi autoritari si affermano e consolidano sempre in un vuoto di democrazia e partecipazione.
È ovvio che la forza di Draghi è anche determinata da sistema di partiti dove trent’anni di alternanze in nome del meno peggio, hanno selezionato a rovescio la peggiore delle classi politiche. Che si scontra duramente su questioni d’immagine, ma poi condivide tutte le scelte di fondo di cui Draghi è interprete. Cosa che fa sì che la metà dell’elettorato abbia rinunciato a partecipare ad un voto che ritiene inutile.
Siamo giunti al punto che un personaggio, sintesi della degenerazione politico-istituzionale, cacciato dal parlamento in base alla legge Severino, oggi Berlusconi si candida a presidente della Repubblica, e tutti i media e le forze politiche non urlano allo scandalo, ciò che invece noi facciamo.
La nostra democrazia da tempo ed in misura crescente è stata sottomessa, sul terreno pratico come su quello ideologico, al mercato, al profitto, alla competizione individualistica. L’articolo uno della Costituzione non è stato modificato, ma la realtà è che l’Italia è oggi una Repubblica fondata sull’impresa e non sul lavoro.
La società italiana sta regredendo da decenni verso una forma sempre più ingiusta e selvaggia di capitalismo. La pandemia invece che creare le basi per il cambiamento ha accentuato tale regressione. Ora con Draghi presidente il liberismo economico, sociale e culturale si consoliderebbe al massimo livello istituzionale. Impedire questo consolidamento sarebbe un primo passo per riaffermare quei principi della Costituzione che da tempo sono negati nel nome del profitto e dell’austerità.
No a Draghi Presidente della Repubblica!”
Primi firmatari:
Viola Carofalo; Marta Collot; Giorgio Cremaschi; Luigi De Magistris; Nicoletta Dosio; Yana Ehm; Valerio Evangelisti; Francesca Fornario; Giuliano Granato; Carlo Guglielmi; Virginia La Mura; Matteo Mantero; Tomaso Montanari; Paola Nugnes; Moni Ovadia; Franco Russo; Giovanni Russo Spena; Arturo Salerni; Doriana Sarli; Ernesto Screpanti; Simona Suriano; Luciano Vasapollo
Hanno aderito finora:
Paolo Leonardi – esecutivo nazionale USB
Guido Lutrario – esecutivo nazionale USB
Giuseppe Aragno – già docente presso l’Università Federico II di Napoli
Mario Fiorentini – Diritto Romano, Università di Treno
Ascanio Celestini – Artista
Lucinia Speciale – Storia dell’Arte Medievale, Università del Salento
Franco Novelli – Università di Torino
Rossano Pazzagli – Università del Molise
Piero Bevilacqua – Università La Sapienza di Roma
Loris Caruso – Istituto di Scienze Umane e Sociali della Scuola Normale di Pisa
Rossella Selmini – Università di Bologna
Guido Ortona – già docente presso l’Università del Piemonte Orientale
Angelo Baracca – già docente presso l’Università di Firenze
Giuliana Commisso – Scienze Politiche e Sociali, Università della Calabria
Cesare Antetomaso – Giuristi Democratici
Antonello Ciervo – Giuristi Democratici
Riccardo Faranda – avvocato
Marco Lucentini – avvocato
Danilo Conte – avvocato
Roberto Fineschi – professore
Christian Raimo – insegnante, giornalista e scrittore
Italo Di Sabato – Osservatorio contro la Repressione
Nunzio D’Erme – Osservatorio contro la Repressione
Gualtiero Alunni – Comitato No Corridoio Roma Latina
Augustin Breda – Comitato Centrale FIOM
Cristiano Armati – Red Star Press
Lorenzo Poli – Pressenza Italia
Fabrizia Casalini – coordinamento nazionale Potere al Popolo
Cesare Romagnino – coordinamento nazionale Potere al Popolo
Francesca Licata – coordinamento nazionale Poterete al Popolo
Francesca Fortuzzi – coordinamento territoriale Potere al Popolo Bologna
Dario Filippini – Potere al Popolo Brescia
Andrea Benati – Potere al Popolo Bologna
Gioconda Cicirello – Potere al Popolo Bologna
Nicola Zamboni – Potere al Popolo Torino
Giuseppe Curcio – delegato USB, Università di Bologna
Daniela Valdiserra – Potere al Popolo Bologna
Pino Chiari
Luigi Dotti
Marilina Mucci
Andrea Ferraresi
Giovanna Perdichizzi
Alessano Verga
Mariangela Calderone
Gianni Vacchelli
Andrea Barbanti
Alessandra Piperno
Paolo Favilli
Giorgio Monasterolo
Enzo Scandurra
Fabrizio Fenaroli
Paola Salvi
Giuseppe Santini
Simone Pieralli
Irina Casali
Davide Fassola
Mauro Savojini
Annie Jacquet
Paolo Melotti
Manuel Lentini
Marco Tordi
Matteo Ginaldi
Marta Braccini
Marco Palombo
Stefano Germano
Gianfranco De Biasi
Antonio Tancredi
Maurizio Bruni
Simona Urso
Franco Maggi
Irene Bonaccorsi
Vittoria Elena Simone
Pierpaolo Valia
Gemma Gentile
Andrea Moro
Nicolò Camarda
Alberto Zipari
Franco Novelli
Roberto Mucci
Claudia Agata Muscianisi
Diana Galigana
Marino Bruschini
Enrico Rubiu
Lorenzo Cantini
Tiziano Cardosi
Daniel Lazzari
Francesco Trane
Chiara Zanotti
Roberto Scognamillo
Leonardo Barbgigli
Valentina Mini
Irene Giacchetta
Paolo Regolini
Brunello Sermoneta
Giovanna Cristina Rizov
Giuseppe Carofalo
Duilio Romanelli
Lorenzo Bonaiuti
Alessandro Terragno
Filippo Garrone
Claudio Mangiacapra
Michele Zaccaria
Luigi Rosanova
Giulio Consolati
Francesco Bimbi
Susi Cioffi
Elena Dobici
Claudio Moratto
Giovanni Bileddo
Irina Casali
Pietro Caprari
Carolina Cripta
Lucinia Speciale
Angelo Cosentino
Mario Ronchi
Piero Bevilacqua
Serena Riviera
Gianfranco D’Ajello
Moreno Biagioni
Maurizio Storai
Paolo Maccarone
Francesca Isola
Giordano Sivini
Carmelo Lauria
Roberto Budini Gattai
Paolo D’Arpini
Alfredo Laudiero
Francesco Marzorati
Luca Fini
PER ADERIRE SCRIVI A
no.draghi.presidente@gmail.com
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Maurizio+Cirillo
NO DRAGHI NOWHERE
Luigi Dotti
Aderisco all’appello NO A DRAGHI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
francesco
aderisco all’appello NO A DRAGHI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA.
Nelle trattative della scorsa settimana con i sindacati, si intuisce subito chi vuole aiutare il signor Draghi: lui va per la sua strada e non gliene freghera’ niente anche quando ,speriamo di no, dovesse diventare Presidente della Repubblica. Dice bene chi afferma che oggi in nostro Parlamento è inesistente. E’ vero, anche perchè si deve trovare la maniera di mandar via tanti parassit. Ogni cittadino onesto ha il diritto- dovere di evidenziare questo malgoverno che pensa solo a rinsaldare i propri profitti
Claudio
Draghi stia al suo posto e si dimentichi il Quirinale.
Gigino D’angelo
Aderisco all’appello NO A DRAGHI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA..
Rossana Remagni
No a Draghi presidente