Ciò che è successo in Lombardia e in particolare a Milano, nei giorni attorno al Natale, qualifica ancora una volta la giunta regionale come pericolosa per l’incolumità e la salute dei cittadini.
Nei giorni precedenti Natale, nella città di Milano si è registrato un incredibile caos dovuto alla disperata ricerca di tamponi e test da parte dei cittadini. In coda (qualche volta per un chilometro) davanti alle farmacie e ai centri diagnostici erano in migliaia, con le motivazioni più varie, per richiedere un tampone.
C’era chi aveva avuto contatti con positivi e doveva verificare il proprio stato (tra questi molti genitori con bambini in seguito a contatti scolastici), chi partiva per un viaggio che richiede tale test, infine chi, semplicemente angosciato dal rialzo dei contagi, voleva essere certo di poter andare in visita a genitori anziani e nonni senza crear loro danno.
Oltre a queste persone, i soliti, incalliti no-vax che devono fare il tampone per andare a lavorare.
Facilmente intuibili le speculazioni sui prezzi dei tamponi che sono avvenute. il caos tamponi si è presto esteso, peraltro, alle città di Bergamo, Como e Pavia.
Tuttavia, la situazione più incredibile è quella degli ammalati di Covid ormai guariti, che devono rivolgersi al proprio medico di base per ottenere il tampone molecolare che permette loro di uscire, riprendere il lavoro e la vita sociale.
Infatti, i medici di base non riescono a prenotare nulla in una piattaforma bloccata da giorni e giorni. Alcuni ammalati sono quindi costretti a pagarsi i costosi tamponi molecolari presso strutture private, mentre altri – ed è il caso più pericoloso dal punto di vista sanitario e sociale – non denunciano di avere dei sintomi nel timore di dovere attendere per settimane il liberatorio tampone.
In questa situazione di caos, Letizia Moratti, assessore al welfare e vicepresidente della Regione, ha annunciato l’istituzione di un gruppo di lavoro per i tamponi che sarebbe entrato in azione il 27 dicembre, cioè circa un mese dopo l’esplosione della nuova ondata pandemica dovuta alla variante Omicron.
Tale gruppo si è effettivamente riunito e ha annunciato il potenziamento degli impianti di Trenno e della Fiera, ma senza dare scadenze su quando ciò avverrà. Si sa solo che il punto Gallarate-Malpensa sarà potenziato da mercoledì 29.
In pratica, di fronte alla legittima apprensione dei cittadini, ma anche al loro senso di responsabilità, per cui molti si pongono in quarantena “volontaria” o evitano situazioni ritenute a rischio, la Regione come sempre abbandona i lombardi a se stessi.
Il 25 dicembre, mentre il TG Regionale annunciava demagogicamente che agli Spedali Civili di Brescia (noti peraltro per le proteste del personale contro i turni insostenibili e la mancanza di attrezzature e supporti) si vaccinava anche il giorno di Natale, a Milano tutti i centri risultavano chiusi, a partire dal principale, il “Palazzo delle Scintille”.
È evidente la contraddizione tra i continui inviti ai cittadini a vaccinarsi e tale chiusura, causata evidentemente dalla ormai cronica mancanza di personale, dovuta alla malagestione della Regione.
Si arriva così alla data del 27 dicembre, in cui le farmacie annunciano che anche i test domestici, notoriamente poco attendibili e non validi per la certificazione pubblica ma ultimo rifugio per molti cittadini disperati, sono completamente esauriti.
E’ il risultato evidente della mancanza, nei giorni precedenti, della possibilità di fare test più attendibili, per cui molti si sono riversati sulle prove domestiche.
A Milano è peraltro ormai impossibile trovare anche le mascherine FF2P, tranne che in alcuni esercizi che propongono la versione “a colori” proposta a 2,50-3 euro al pezzo. Il risultato è che il decreto governativo che impone l’uso delle mascherine FF2P sui mezzi pubblici ricorda le storiche grida di manzoniana memoria.
Mentre tutto ciò accade nel capoluogo e nella città metropolitana di Milano, Letizia Moratti passa il suo tempo a pranzare, a Roma, con Giorgia Meloni per discutere della sua possibile candidatura a presidente della Repubblica.
Che tutta Italia sia avvertita del personaggio con cui abbiamo a che fare.
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Vannini Andrea
Condivido tranne che “i soliti incalliti no-vax”. Ancora? Vogliamo dare ancho noi una mano a questo stato criminale e assassino a demonizzare le persone per le loro scelte legittime sulle quali scaricare le responsabilità della politica imperante nella colonia italiota? Perdipiù in un contesto che vede sempre piu’ quanto poco i vaccini “immunizzino” e quanto poco si continui a sapere sugli effetti collaterali anche letali.