Si è concluso al canto dell’Internazionale il 18° congresso della Federazione Sindacale Mondiale, con l’elezione a nuovo segretario generale di Pampis Kyritsis che succede a George Mavrikos. Nel segretariato mondiale dopo 13 anni entra una donna, Cinzia Della Porta di USB, mentre Roma sarà la sede del coordinamento europeo FSM, con Pierpaolo Leonardi nella veste di coordinatore.
“Uno straordinario riconoscimento del lavoro militante svolto in questi anni con grande capacità per il Dipartimento internazionale USB. Cinzia Della Porta, membro dell’Esecutivo nazionale USB, è stata eletta all’unanimità nel Segretariato mondiale della FSM, il sindacato di classe a cui aderiscono oltre 110 milioni di lavoratrici e lavoratori di ogni parte del mondo” – scrive in una nota l‘Usb.
“Sarà un compito impegnativo che, ne siamo certi, Cinzia svolgerà con capacità e grande professionalità. A lei il ringraziamento e gli auguri di tutta l’USB”.
Il congresso sindacale mondiale è stato ospitato in questi giorni dalla Unione Sindacale di Base all’Holiday Inn Parco dei Medici di Roma. L’ultima volta che il congresso FSM si è tenuto in Italia era il 1949, quando alla guida del sindacato mondiale fu eletto Giuseppe di Vittorio.
Kyritsis, cipriota di Larnaca, 63 anni, dirigente del Peo, è vicepresidente FSM dal 2000 e nell’ultimo decennio ha ricoperto il ruolo di coordinatore europeo di FSM.
Nel suo discorso di insediamento Pampis Kyritsis ha ricordato la grande tradizione di lotta di Cipro, che con il Peo è tra i fondatori della FSM.
Dopo il saluto al segretario uscente Mavrikos, Kyritsis ha garantito il suo impegno per rendere ancora più efficaci gli interventi di FSM: “Ci attendono lotte dure nella guerra tra lavoro e capitale, una guerra ancora più difficile perché parte del sindacalismo mondiale ha scelto di mettersi sotto l’influenza del capitalismo.
Noi siamo diversi e per questo abbiamo subìto e subiamo ancora gli attacchi del capitale. Ma non sono riusciti a scioglierci, siamo ancora qui, a difendere i diritti dei lavoratori, la negoziazione collettiva, lo stato sociale e a dire no alle privatizzazioni. Siamo qui per portare avanti una visione del mondo senza guerre imperialiste né sfruttamento dell’uomo sull’uomo”.
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